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“Mi sento stanco, vado a letto”: Marco, 36 anni. Il giorno prima aveva fatto il vaccino

Pubblicato il 03/09/2021 09:56 - Aggiornato il 03/09/2021 10:30

Si era sottoposto alla seconda dose di Pfizer il mattino precedente. Il giorno dopo, aveva iniziato a sentirsi poco bene, tanto da dire alla moglie: “Oggi non vado a lavorare, mi metto a letto e cerco di riposare”. Poco dopo, però, la tragedia: Marco Piu, 36 anni, è stato infatti trovato privo di vita proprio dalla consorte, Sara De Franceschi, che una volta rincasata nella loro abitazione di Casarsa, in provincia di Pordenone, ha trovato il marito senza vita. Inutili i tentativi di chiamare i soccorsi, subito arrivati sul posto.

"Mi sento stanco, vado a letto": Marco, 36 anni, muore il giorno dopo il vaccino

Una tragedia che ha scosso fortemente la comunità locale e che resta ancora avvolta nel mistero: il medico legale si è limitato a constatare il decesso, ma sarà ora compito dell’autopsia chiarire con certezza cosa sia accaduto. Come riportato dal Messaggero, la moglie Sara ha raccontato che Marco si era sottoposto alla seconda dose di vaccino anti-Covid martedì 31 agosto. La sera successiva, il 1 settembre, lo ha trovato senza vita nel letto, dove era andato a riposare spiegando di sentirsi molto provato e di avere mal di testa.

La donna lo aveva chiamato diverse volte nel pomeriggio, mentre era a lavoro, per chiedergli come stesse. All’inizio Marco aveva ribadito di sentirsi stanco e di avere mal di testa. Poi, aveva smesso di rispondere. Pensando che stesse dormendo, non lo aveva più disturbato, ma quando dopo ore il telefono ha continuato a squillare a vuoto si è allarmata ed è rincasata. Sulle cause del decesso non c’è ancora nessuna certezza.

“Per me è un tonfo al cuore – ha spiegato al Messaggero uno degli amici di Marco, che ha chiesto di rimanere anonimo – dal momento che ci conoscevamo da ragazzini. Era una persona buona e sempre disponibile. Per anni è stato capo scout della sezione Casarsa e San Giovanni e, nonostante si fosse staccato dal mondo associazionistico locale, quando c’era bisogno lui c’era sempre. Ai campi scout, quando c’era necessità di manodopera, Marco non diceva mai di no. E si metteva a disposizione per preparare i pasti. Da quanto mi risulta stava bene: non ha mai avuto disturbi di salute. Mi auguro che l’autopsia possa fare chiarezza sulle esatte cause del decesso”.

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