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“Non aveva patologie”, ma a soli 12 anni lo stronca il solito “malore improvviso”: la tragica fine di Giovanni

Pubblicato il 08/08/2023 17:23 - Aggiornato il 09/08/2023 14:18

La tragedia che ha sconvolto una giovane famiglia di Sant’Antioco, nella provincia di Carbonia–Iglesias, si è consumata in poco più di un’ora. Tanto è durato il tentativo di rianimare Giovanni Luigi Sciascia, appena 12enne, colpito dal solito, maledetto “malore improvviso”, uno dei tanti di cui ci troviamo a scrivere con angosciante e periodica regolarità. I nostri lettori sanno che la statistica su questi malesseri fatali ha subito una drastica impennata negli ultimi due anni, e, come in questo caso, colpiscono per lo più giovani o giovanissimi. Nel solo Abruzzo si sono contati, solo dal gennaio 2023, 19 casi di malori improvvisi e fatali nella fascia tra 0 e 14 anni di età. Eppure, non potremo mai abituarci a questa regolarità che avviene nel silenzio assordante di medici e specialisti che sino all’altro ieri stavano più in televisione che in ospedale. Lo ribadiamo: stiamo parlando di un bambino di 12 anni e, come in un copione non scritto che si ripete all’infinito, non soffriva di alcuna patologia pregressa. “È un incubo – conferma uno zio del ragazzino –, Giovanni era forte, non ha mai sofferto patologie e non riusciamo a spiegarci cosa possa essere accaduto”. (Continua a leggere dopo la foto)
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malore improvviso 12 anni

Il racconto di una tragedia

Il bambino, colto improvvisamente da un malore, è stato accompagnato dalla madre al Cto di Iglesias. Arrivato in ospedale ancora cosciente, tanto che, come leggiamo su L’Unione Sarda, si sarebbe sistemato su una sedia del reparto pediatrico con le proprie forze, solo pochissimi istanti prima di cadere in uno stato di shock e rimanere vittima di un arresto cardiocircolatorio. Inutile il disperato e prolungato tentativo di rianimarlo che, come dicevamo si è protratto per oltre un’ora. Sul suo corpo è stata disposta l’autopsia. Un’altra tragedia, accaduta anch’essa nella giornata di ieri, ha interessato due diverse comunità: Isola del Liri, in provincia di Frosinone, dove era nato, e Vittorio Veneto, dove viveva il 52enne Marcello Venafro. L’uomo si trovava in vacanza sulle Dolomiti, da grande appassionato della montagna, e stava facendo un’escursione a Perarolo di Cadore in compagnia di un amico. I due si trovavano sulla cresta del percorso Osvaldo Zandonella, sulla Spalla del Duranno, allorché, colpito dal malore, Marcello Venafro ha rovinosamente perso l’equilibrio. (Continua a leggere dopo la foto)
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Malore fatale anche per un escursionista

La tragica dinamica è raccontata dallo stesso compagno di cordata, sconvolto: l’uomo avrebbe sentito un dolore al petto e, dopo essersi accasciato al suolo, sarebbe caduto fuori dal sentiero, precipitando per oltre 40 metri. Sul posto, come ricostruisce Adnkronos, è volato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Dopo aver localizzato il compagno sulla cresta, l’equipaggio ha individuato il punto della caduta e il corpo di Marcello Venafro. Ma era troppo tardi: l’escursionista era già spirato.

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