Uno scontro acceso, accesissimo, quello andato in scena nella puntata del 14 marzo di “Otto e mezzo” tra Massimo Cacciari e Paolo Mieli. Ospiti della trasmissione di Lilli Gruber in onda su La7. i due si sono infiammati parlando della guerra in Ucraina e delle parole di Papa Francesco sulla “bandiera bianca”. “O va bene quello che ha detto il Papa o va bene quello che ha detto Parolin”, lo punzecchia lo storico ed ex direttore de Il Corriere della Sera. A quel punto il filosofo perde la pazienza: “Ma vai a chiedere a Parolin se è d’accordo col Papa? Ma è chiaro che Parolin ha ragione che dice le stesse cose del Papa. Vuoi dare del putiniano al Papa? Ma cosa dici?!”. Cacciari è un fiume in piena e insiste nel suo ragionamento: “Quando il Papa dice bandiera bianca non intende che devono alzarla gli Ucraini. Vuole che si mettano intorno a un tavolo per mettersi a discutere”. (Continua a leggere dopo il video)
>>> 16mila € per una nuova caldaia! Europa, scatta la trappola. Ecco perché vi conviene curare bene il vostro attuale impianto
Paolo Mieli, però, replica con sarcasmo: “Allora avevamo capito male, ci perdonerai”. È “ovvio” che creare le condizioni di un negoziato spetti a entrambe le parti in conflitto, Russia e Ucraina, che la “prima condizione” sia di “mettere fine all’aggressione” e a cessare il fuoco debbano essere “innanzitutto gli aggressori”, cioè Mosca, aveva detto al Corriere il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, tornando sulle parole di Papa Francesco sull’Ucraina. La Santa Sede, ha sottolineato, “continua a chiedere il ’cessate il fuoco” e a cessare il fuoco dovrebbero essere innanzitutto gli aggressori – e quindi l’apertura di trattative. Il Santo Padre spiega che negoziare non è debolezza, ma è forza. Non è resa, ma è coraggio”.
Ti potrebbe interessare anche: “Stanno perdendo la guerra”. Cosa rivelano i Report delle intelligence internazionali: l’esclusiva del Giornale d’Italia