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“Pecorino a rischio listeria”, ecco la marca e i lotti richiamati dai supermercati. Allerta del ministero

Pubblicato il 09/12/2023 20:29

Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari – avvisi dei quali, purtroppo, ci occupiamo con una certa cadenza – è stato appena annunciato dal Ministero della Salute: il “rischio microbiologico” interessa uno dei capisaldi della dieta mediterranea, ovvero il formaggio pecorino, una eccellenza italiana che, di regione in regione, conosce diverse varianti, da quello romano a quello sardo e così via. Secondo quanto riferisce il Tenente Colonnello Dario Praturlon, del Comando Centrale Carabinieri Nas (Nuclei antisofistificazioni e sanità) l’esposizione al batterio Listeria Monocytogenes è causata principalmente dalla conservazione non a norma delle materie prime e dall’utilizzo di prodotti scaduti. Ed è proprio per la presenza, in due lotti, di tale batterio che il Ministero della Salute ha reso noto di aver richiamato del formaggio pecorino toscano “Deluxe”. (Continua a leggere dopo la foto)
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I lotti coinvolti e i rischi per la salute

Si tratta delle versioni stagionate al miele e alla pera, venduti nei supermercati Lidl. In particolare, il richiamo interessa il lotto MI223365, per la variante al miele, e PE223366, per la variante alla pera. La scadenza, in entrambi i casi, era datata al 9 marzo 2024. Il formaggio è stato prodotto dall’azienda Rocca Toscana Formaggi s.r.l., nello stabilimento di via Puccini 73 ad Arezzo: il marchio di identificazione dello stabilimento è IT0929CE. Secondo quanto illustrato dallo stesso Ministero della Salute, il richiamo riguarda un numero limitato di punti vendita in Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Toscana. Il batterio Listeria monocytogenes causa la listeriosi, il cui rischio di infezione riguarda soprattutto i soggetti fragili: donne incinte, anziani, neonati e persone immunodepresse, che potrebbero sviluppare una forma grave della malattia a prescindere dalle quantità di cibo contaminato ingerito. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, come apprendiamo dal portale Fanpage, che vanno dalla gastroenterite acuta febbrile a quella invasiva o sistemica, e nei casi più gravi può persino portare all’insorgere di meningiti, encefaliti o setticemie. In tali forme più gravi, l’incubazione può protrarsi anche fino a 70 giorni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Foto: batterio Listeria monocytogenes

Cosa fare se è stato acquistato

La presenza di Listeria monocytogenes oltre i limiti previsti è avvenuta “in autocontrollo”, secondo il gergo tecnico. Premesso l’ovvio suggerimento di fare attenzione, di leggere sempre le etichette e le scadenze, per chi abbia acquistato un prodotto dei lotti in questione la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto, ma di riportare il prodotto al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.

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