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Email bloccate, arrivano i rimborsi agli utenti. Ecco come ottenerli (e occhio ai cavilli)

Pubblicato il 02/02/2023 20:03

Le caselle di posta di Libero e Virgilio hanno ripreso a funzionare, ma il pesante disservizio non poteva non comportare delle conseguenze, al punto che la stessa Italiaonline, l’azienda che gestisce entrambi i server, bontà sua, ha comunicato che fornirà un ristoro “all’utenza coinvolta nel disservizio”, altresì precisando che esso sarà erogato con “modalità diverse a seconda dei servizi sottoscritti. Le tipologie di ristoro saranno comunicate nei prossimi giorni attraverso messaggi recapitati alle caselle e-mail di tutti i nostri utenti”, come riporta il Corriere della sera della sera. Per ben cinque giorni, a partire dalla tarda serata del 23 gennaio, Libero e Virgilio, server di posta utilizzati da ben 9 milioni di utenti, sono andati in down compromettendo particolarmente chi utilizzasse la posta elettronica per lavoro, così come chi avesse dovuto effettuare pagamenti on line o seguire corsi formativi a distanza, collegati alle credenziali di posta elettronica, o, ancora, chi doveva ricevere ricette o impegnative mediche via mail, secondo una modalità prevista in era Covid. Frattanto, Italiaonline comunica che “si è concluso il processo di ripristino di tutte le funzionalità accessorie delle Libero Mail e Virgilio Mail e anche l’accesso alle e-mail tramite Libero Mail App è da ieri pienamente disponibile per le utenze iOS”. Già vi abbiamo dato conto delle iniziative intraprese da più d’una associazione a tutela del consumatore, ad esempio l’Associazione europea consumatori indipendenti (Aeci) aveva predisposto questo modulo per la richiesta di rimborso. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Email bloccate, c’è il diritto a un risarcimento. Ecco il modulo per richiederlo

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A dire il vero, tuttavia, c’è chi esprime dubbi sulla fattibilità e sulla opportunità della procedura, e questo perché, come puntualizza il quotidiano economico e finanziario InvestireOggi, rimborsare 9 milioni di utenti porterebbe all’immediata bancarotta, ma anche – soprattutto – perché quando si firma il contratto di iscrizione, ad entrambi i server in questione, c’è una clausola che fa espressamente riferimento al fatto che “eventuali disservizi non potranno essere imputati alle responsabilità dell’azienda”. Ma, allora, a chi sono imputabili? Quella di Italiaonline pare, piuttosto, una mossa di marketing un po’ goffa. (Continua a leggere dopo la foto)

Anna Vizzari, coordinatrice del servizio di assistenza giuridica di AltroConsumo, ha provato a fare chiarezza: per avere un risarcimento gli utenti “devono dimostrare di aver subito un danno”, come ad esempio la mancata ricezione di una mail importante. Ma, ancora, in che modo? Sollecitata in merito, ella ipotizza che Italiaonline “rimborserà solo i clienti che hanno attivato uno dei loro servizi a pagamento e non tutti quelli che hanno avuto un disservizio”.

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