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Lega e Pd insieme contro Giorgia Meloni. Uno scherzo? Niente affatto: dove è successo (e perché)

Pubblicato il 26/05/2023 13:43 - Aggiornato il 26/05/2023 13:44

Un’alleanza tra Partito Democratico e Lega, a braccetto contro Fratelli d’Italia. No, non avete letto male. Né si tratta di un pesce d’aprile fuori tempo massimo. Al contrario, la singolare partnership è stata realmente stretta a Sona, unico Comune della provincia di Verona che sarà costretto a tornare al voto nei prossimi giorni per scegliere il suo prossimo sindaco al ballottaggio. I due aspiranti sono da un lato Corrado Busatta del partito di Giorgia Meloni, sostenuto dalla civica di centrodestra Sona Domani, e Gianfranco Dalla Valentina, che al primo turno era appoggiato dalla Lega e da due civiche. In queste ore, però, ecco il clamoroso colpo di scena, raccontato dal Corriere della Sera. (Continua a leggere dopo la foto)
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Lega e Pd insieme contro Giorgia Meloni. Dove è successo

Al primo turno Busatta era arrivato primo col 38,4% dei voti, mentre Dalla Valentina era risultato staccato al 27,7%. Nelle scorse ore, però, ecco arrivare la notizia, ai limiti dell’inverosimile, di un apparentamento ufficiale con il terzo candidato, Monia Cimichella, che si era fermata a sua volta al 25,2% e che era stata sostenuta anche dal centrosinistra. (Continua a leggere dopo la foto)

Pd e Lega, a livello nazionale, si sono trovati così di colpo a vivere una situazione di estremo imbarazzo, vista la difficoltà nello spiegare la situazione. Anche perché a Sona il Carroccio si troverà contrapposto al partito di Giorgia Meloni, suo attuale compagno di governo. Non a caso, gli esponenti di Fratelli d’Italia stanno facendo circolare delle vignette satiriche sull’accaduto. (Continua a leggere dopo la foto)

In uno dei disegni si vedono, per esempio, sventolare insieme i bandieroni del Carroccio, di Berlusconi e di Schlein. Pd e Lega hanno cercato di giustificare il tutto spiegando che le liste civiche si muovono autonomamente. Il tutto mentre i candidati in corsa per un posto da primo cittadino si chiedono se la bizzarra alleanza funzionerà: sulla carta, dem e verdi insieme non dovrebbero avere problemi a imporsi. Ma la matematica, quando applicata alla politica, non sempre è scienza esatta.

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