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L’allarme del virologo: “I vaccini mutano il dna: ecco cosa succede al nostro corpo”

Pubblicato il 13/08/2021 11:08

Tra le voci fuori dal coro, in queste settimane in cui si viene additati come “no vax” appena si esprimono dubbi sui vaccini e sulla gestione della campagna di somministrazione da parte del governo, c’è quella del virologo Giulio Tarro, autore del libro “L’epidemia cinese di Wuhan e la pandemia globale da Covid-19”, edizioni Elicon. Un esperto che punta il dito contro sparate come quella del sottosegretario alla Salute Ricciardi (“Mascherina per i bambini a 2 anni? Assurdità colossale”). E che solleva più di un dubbio sulle mosse dell’esecutivo Draghi.

Intervisto da Affari Italiani, Tarro ha infatti spiegato: “La gestione italiana dell’epidemia da parte del Comitato tecnico scientifico è stata un disastro non solo per me, ma anche secondo un editoriale della prestigiosa rivista inglese Nature. Nel comitato non era presente alcun virologo e la maggior parte dei 24 ‘esperti’ sono stati nominati ad personam senza alcuna competenza sul campo dell’infezione virale”.

Tarro ha sottolineato come i vaccini siano importanti per le categorie a rischio, come gli anziani, ma ha puntato il dito contro le somministrazioni di massa. E messo in guardia dai farmaci Rna, che potrebbero portare, a lungo termine, a delle mutazioni: “Ho citato un bellissimo lavoro fatto a Boston. La domanda era: un vaccino a Rna messaggero può alterare il Dna cellulare? La risposta è sì, trascrivendo le sequenze virali integrate nel genoma mediante una trascrittasi inversa delle cellule o una trascrittasi inversa di un Hiv. Queste sequenze di Dna possono essere integrate nel genoma cellulare e la loro espressione è stata indotta con una infezione da Covid-19 o da una esposizione alla citochine nelle culture cellulari suggerendo un meccanismo molecolare per un retro-integrazione del virus nei pazienti. Era un fatto che già si sapeva con un altro Coronavirus”.

L'allarme del virologo: "I vaccini mutano il dna: ecco cosa succede al nostro corpo"

In sostanza, il principio di funzionamento del vaccino a Rna può procurare lo stesso processo di alterazione del Dna di una persona che si ammala di Covid. In entrambi i casi si può correre questo pericolo, visto che “sia il Covid che quel tipo di vaccino possono creare un’alterazione nel Dna”. In generale, secondo Tarro, dovremmo imparare a non considerare gli attuali farmaci come “una misura salvifica”, leggendo piuttosto una situazione “complessa, con pro e contro: se ci troviamo di fronte alla possibilità di avere anche delle terapie la situazione cambia. I vaccini andrebbero interpretati sempre in questo senso”.

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