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“La terza dose del vaccino non serve”: lo studio che smentisce il governo

Pubblicato il 15/09/2021 15:32

“Non c’è nessun bisogno di una terza dose”. Una notizia che arriva mentre in alcuni Paesi del mondo una nuova somministrazione è già iniziata, con l’Italia di Mario Draghi che ha già annunciato di essere a sua volta pronta per un nuovo giro di inoculazioni. Eppure non sembra questa la strategia vincente per affrontare la pandemia. E a dirlo non sono dei “no vax”, termine ormai appiccicato con estrema facilità addosso a chiunque esprima dubbi riguardo i farmaci anti-Covid, ma scienziati.

"La terza dose del vaccino non serve": lo studio che smentisce il governo

Sulle pagine del The Lancet, rivista scientifica inglese di ambito medico pubblicata settimanalmente dal Lancet Publishing Group, è stato infatti pubblicato un nuovo report che sostiene una tesi semplice quanto clamorosa, visto come si stanno muovendo molti governatori: non c’è necessità di una terza dose per la popolazione. Il tutto mentre alcuni Paesi, come Israele, stanno già effettuando una nuova somministrazione per paura del diffondersi della cosiddetta variante Delta, più aggressiva.

Lo studio, che trovate riportato qui sulle pagine del Time of Israel, sottolinea come nonostante la presenza della variante Delta, “la terza dose non è appropriata in questa fase della pandemia”. Il tutto perché, scrivono gli autori, le atturali varianti non sono così tanto diverse dalla versione del virus conosciuta negli scorsi mesi, e quindi le strategie adottate fin qui sono più che sufficienti.

Il dossier pubblicato da Lancet sostiene dunque che, al momento, una terza dose non servirebbe pressoché a nulla: “Meglio aspettare che emergano eventuali varianti radicalmente diverse e sviluppare dei nuovi vaccini, invece che procedere ora con una ulteriore somministrazione”. La corsa all’inoculazione già annunciata dal ministro italiano per la Salute Roberto Speranza, dunque, non avrebbe alcun senso.

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