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La Russa contro Dagospia. Finirà in tribunale? Intanto il sito sfotte: “La Rissa…” Cosa è successo

Pubblicato il 27/01/2023 13:21 - Aggiornato il 27/01/2023 14:31

Ignazio La Russa contro Dagospia. Il presidente del Senato ha deciso di intervenire in maniera dura contro la testata, scrivendo una lettera direttamente a Roberto D’Agostino per chiedere conto di un articolo decisamente non gradito dall’esponente del governo, che ha imputato al giornale il tentativo di sollevare inutili polemiche e tensioni all’interno dell’esecutivo, in un momento già complicato. Nel testo, riportato da Dagospia, La Russia è andato all’attacco così: “Non è mia abitudine rivolgermi all’autorità giudiziaria neanche di fronte (come negli anni è capitato più volte) alle più inverosimili e offensive baggianate di quotidiani e riviste sempre politicamente orientate. Questo abituale mio comportamento vacilla però di fronte a quanto scrive oggi Dagospia”. (Continua a leggere dopo la foto)
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La Russa contro Dagospia: la lettera di fuoco

Secondo La Russa, “inventando del tutto e senza la traccia di una qualsiasi fonte” alcune notizie, Dagospia avrebbe accredito “nell’ordine: un dissenso tra me e la Meloni che, addirittura, testualmente si sentirebbe “tradita”. Una lettera (“missiva di fuoco”) assolutamente inesistente che la stessa Meloni mi avrebbe spedito. Del tutto falso è inoltre che Donzelli sia andato o debba andare a Milano per questa irreale e fantasiosa vicenda”. (Continua a leggere dopo la foto)

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E ancora. Tra le falsità pubblicate da Dagospia secondo La Russa ci sarebbe anche “il fatto che io abbia un ruolo di ‘onnipotenza’ nella ‘Milano da sorseggiare’, oltretutto assieme a mio fratello definito chissà perchè ‘plenipotenziario’ quando è noto l’organigramma reale di Fratelli d’Italia”. Secondo il presidente del Senato, a rendere più grave il tutto sarebbero le tempistiche. (Continua a leggere dopo la foto)

“Il tentativo di accreditare, inventandolo di sana pianta, un dissidio interno a Fdi a Milano proprio durante la campagna elettorale regionale, oltretutto a seguito di pretesi miei comportamenti asseritamente non graditi dal presidente Meloni (con la quale sottolineo i miei rapporti sono idilliaci), costituisce un ingiusto danno arbitrariamente cagionato ancor più che a me al partito”. La Russa ha chiesto e ottenuto da Dagospia la pubblicazione integrale della lettera, all’interno di un articolo che la testata ha ironicamente titolato “La Rissa”.

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