Le cose non vanno per niente bene. Anzi, peggiorano. E il chiaro segnale è la Nato che si sta preparando alla guerra diretta contro la Russia. Se in tanti sottolineavano come la guerra in Ucraina fosse già una guerra Nato-Russia, ora arriva la conferma che lo scontro diretto tra le due forze potrebbe davvero concretizzarsi, con conseguenze catastrofiche. La più grande esercitazione della Nato dai tempi della Guerra fredda è in corso: 90mila soldati mobilitati per simulare la risposta di un attacco della Russia a un Paese del patto atlantico. Nome in codice dell’operazione: “Steadfast Defender”, letteralmente difensore saldo, fermo. A fornire il dato dei 90mila uomini, che proviene da fonti presenti all’incontro tra i capi di Stato maggiore della Difesa dell’Alleanza atlantica, in corso a Bruxelles, è l’agenzia di stampa tedesca Dpa, Deutsche Presse-Agentur. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’esercitazione si svolgerà tra febbraio e marzo e dovrà simulare una risposta rapida in caso di aggressione sul suolo della Nato da parte della Russia. Si svolgerà tra Polonia, Germania e Paesi baltici, includono l’enclave di Kaliningrad, alle porte della Russia. La Nato dà così un forte segnale a Vladimir Putin. L’esercitazione mira a verificare le modalità per rispondere non solo a un attacco militare tradizionale, ma anche a forme di guerra ibrida, combattuta con armi non convenzionali. Le Intelligence militari tedesca e svedese, recentemente hanno ipotizzato che Mosca possa attaccare un Paese europeo attraverso alcuni report finiti sulla stampa. (Continua a leggere dopo la foto)
“Ci stiamo preparando per un conflitto con la Russia e i gruppi terroristici” e “se ci attaccano, dobbiamo essere pronti”, ha detto il presidente del comitato militare della Nato, l’ammiraglio olandese Rob Bauer secondo quanto riporta il sito tedesco Focus. Il Comandante supremo alleato per l’Europa, il generale Christopher Cavoli: “È l’esercitazione più massiccia da decenni a questa parte”. Ed intanto la Russia si prepara alla risposta. Lo stesso 17 Gennaio sperimentando tecniche di guerra elettronica a Kaliningrad, il corridoio di Suwalky e mezza Polonia sono rimasti senza GPS. “Non c’è speranza che la Russia venga sconfitta in alcun modo – ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov – Questo è già stato detto molte volte. Coloro che non hanno studiato storia, e ce ne sono molti in Occidente, possono fantasticare su questo argomento”.
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