C’è stato un importante e quasi storico scambio tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein. Uno scambio proficuo, visto che poi ha portato a un’intesa. Il retroscena lo racconta Tommaso Cirico su Repubblica. “Sentiamoci adesso, se puoi”, ha scritto via sms la presidente del Consiglio a Schlein, la quale ha risposto: “Sono in conferenza stampa contro il Ponte. Ti posso richiamare?”. Due sms, poi la chiamata, a ora di pranzo. Il tema? Un accordo bipartisan sul Medio Oriente. Battaglia su tutto, insomma, ma non sulla politica estera. Il punto di caduta è il cessate il fuoco, un concetto mai sposato finora dal governo. Una mossa necessaria viste le prese di posizione degli Stati Uniti in primis e del Parlamento europeo poi. L’Italia, insomma, non poteva rischiare di restare isolata su questo tema. (Continua a leggere dopo la foto)
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Meloni si è detta d’accordo con Schlein. Nelle due telefonate successive, Schlein dice a Meloni: “Diamo un segnale, insieme. Porta il governo sul cessate il fuoco. Lo chiede l’Europa, ci lavora Biden. Come fai a lasciare l’Italia così indietro?”. La presidente del Consiglio replica giurando di aver premuto già in passato per una conclusione rapida del conflitto. Ma aggiunge: “Provo a lavorarci, sentiamoci tra un po’”. Si attivano i canali diplomatici. Secondo Repubblica, in Parlamento gestiscono la partita Tommaso Foti per Fratelli d’Italia, la capogruppo Chiara Braga per il Pd. A Palazzo Chigi prende in mano il dossier il consigliere diplomatico Fabrizio Saggio: sarà lui a riformulare materialmente il testo della mozione del Pd, consultandosi con la Farnesina. Poi Meloni richiama Schlein. (Continua a leggere dopo la foto)
La premier le preannuncia che l’intesa è a un passo. Gli emissari si scambiano le righe che contengono la formula del “cessate il fuoco”. Schlein benedice la riscrittura: “Procediamo, è la nostra linea”. Ed ecco quindi una prima intesa quasi storica tra le due, con una linea di politica estera bipartisan nel solco euroatlantico. Giuseppe Conte si ritorva così a inseguire e a votare il testo del Pd. Meloni, dal canto suo, supera una posizione che la vedeva ormai in buona solitudine, vista la spinta di Stati Uniti ed Europa, e si accoda alla nuova fase facendosi scudo di un patto bipartisan. Lo stesso schema potrebbe essere riprodotto, a breve, per l’Ucraina.
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