di Giuseppe Sottile.
Mentre la Sicilia rimane zona arancione, almeno fino al 16 maggio e il Presidente Musumeci emana un’ordinanza con la quale istituisce 3 nuove zone rosse in 3 comuni del Palermitano, vengono prorogate le restrizioni per altri 11 Comuni.
Tra questi Mineo e Lampedusa, due paradossi che dimostrano ancora una volta le enormi incongruenze della gestione della pandemia. (Continua dopo la foto)

Mineo è un comune di oltre 5.000 abitanti in provincia di Catania, dove a fronte di una ulteriore proroga della zona rossa che da settimane costringe le attività alla chiusura ed i cittadini a rimanere segregati in casa, il Sindaco autorizza una gara ciclistica con 450 partecipanti, con inevitabile ammassamento alla partenza.
Sia chiaro, personalmente autorizzerei, con le giuste precauzioni, 100 gare ciclistiche e qualsiasi manifestazione sportiva. Sin dall’inizio sono sempre stato fermamente contrario alla chiusura delle palestre e delle attività sportive di ogni genere. Tuttavia non si può non rilevare l’assurdità della situazione: da un lato si chiedono enormi sacrifici ai cittadini – ai quali si continua a dire “siamo in guerra” – dall’altro si consentono, più o meno consapevolmente, occasioni di affollamento che, alla luce delle pesanti limitazioni della libertà imposte, appaiono davvero incomprensibili. (Continua dopo la foto)

Proroga delle restrizioni anche a Lampedusa, dove si registra l’altro paradosso, poiché la zona rossa che costringe gli abitanti in casa, la chiusura delle attività (ormai in ginocchio) e blocca l’arrivo di eventuali turisti, non impedisce la prosecuzione degli sbarchi di immigrati che, nelle ultime 24 ore sono stati oltre 2000.