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I padroni della comunicazione. Come Google, Facebook & Co dominano l’informazione

Pubblicato il 24/03/2021 17:24 - Aggiornato il 27/03/2021 12:09

Se c’è un fenomeno che in questo ultimo anno si è fin dall’inizio rivelato controtendenza questo è l’aumento del potere e del successo dei big del web. Per avere una minima idea del loro potere di controllo e del loro potere di dominare l’informazione basta leggere il dato che riferisce TheWall Street Journal: “I tre giganti della tecnologia Google, Facebook e Amazon, raccolgono più della metà di tutti i dollari pubblicitari spesi negli Stati Uniti”.

E questo spropositato incremento -che dovrebbe catturare l’attenzione del mondo politico- è frutto proprio della Pandemia. Ogni giorno, ed oggi in maniera molto più accentuata, siamo soggetti o meglio siamo gli oggetti presi di mira dalle accanite e massicce campagne pubblicitarie che sono lanciate sulle loro piattaforme.

“Quando la pandemia ha sconvolto l’economia l’anno scorso, le aziende hanno esaminato attentamente i loro piani pubblicitari”, spiega il giornale. E hanno investito molto di più nella campagne promosse sui colossi del web.

Ad esempio questo è quanto ha fatto “il produttore di Oreo Mondelez International Inc., il quale ha trasferito i soldi destinati agli spot televisivi, durante il basket March Madness e le Olimpiadi estive, sulle piattaforme digitali”. Una buona parte è andata a Google di Alphabet Inc. che ha offerto all’azienda dati su ciò che gli amanti degli snack, bloccati in casa, stavano cercando.

Anche la società di Athleisure Vuori Inc. ha più che triplicato la sua spesa per Facebook Inc., individuando la possibilità di incentivare le vendite delle tute a persone bloccate in casa.

A puntare sui colossi del web è stato anche il produttore di mobili per ufficio Steelcase Inc. che ha costruito un’operazione per vendere direttamente ai lavoratori e ha pubblicizzato in modo aggressivo su Amazon.com Inc.

I tre grandi della pubblicità digitale Google, Facebook e Amazon, sotto la spinta del fenomeno della pandemia, risultano i padroni indiscussi dell’intera economia pubblicitaria. “Secondo un’analisi provvisoria dell’agenzia pubblicitaria GroupM, i tre titani della tecnologia per la prima volta hanno raccolto la maggior parte di tutta la spesa pubblicitaria negli Stati Uniti lo scorso anno”.

Ad incentivare il fenomeno di incremento del loro successo e del loro potere è indubbiamente il maggior tempo trascorso sugli schermi dei computer; il maggior commercio elettronico e un costante miglioramento della capacità dei giganti della tecnologia di dimostrare un ritorno sull’investimento pubblicitario.

Più loro hanno visibilità, più aumentano le richieste di acquisto dei loro spazi pubblicitari e più aumenta il loro controllo nella gestione della comunicazione e dell’informazione. È importante che i governi intervengano per regolamentare e porre dei limiti a questo mondo che detiene un vero e proprio monopolio. Proprio come sta facendo il governo australiano che recentemente sta passando al vaglio la proposta di legge con la quale si richiede a società come Google e Facebook di pagare gli editori per i contenuti pubblicati sulle loro piattaforme e in generale su quelle online.