Non sono stati resi ancora pubblici i nomi dei 5 deputati che hanno chiesto e ottenuto il bonus Covid riservato alle Partite Iva. Ciò che finora si sa è che tre sarebbero della Lega, uno del Movimento 5 Stelle e un altro di Italia Viva.
Ma come è possibile che dei deputati, che per definizione devono pensare al bene collettivo e alla comunità, abbiano avuto la faccia tosta di prendere ciò che è stato pensato per gli altri? Proprio la Costituzione fornisce indicazioni in merito. Lo spiega il professore Alfonso Celotto: “L’art.98 stabilisce che i pubblici impiegati sono al servizio della Nazione, l’art, 54 che devono esercitare il loro mandato con disciplina e onore”.
A rendere ancora più riprovevole la questione è l’intenzione di mascherarsi dietro la privacy o pensare di difendere la legittimità del gesto in nome di una norma che ha consentito che ciò avvenisse. Questa è una dimostrazione del fatto che chi ha commesso un’azione così meschina, in realtà non sia lì per pensare alla cosa pubblica, ma sia lì con lo scopo di pensare ‘alle proprie tasche’.
Se non venissero resi pubblici tali nomi non sarebbe solo un oltraggio alla trasparenza, ma si consentirebbe a questi di farla franca, ammettendo conseguentemente la leggittimità del gesto.
Oltretutto nel caso specifico, “l’obbligo di trasparenza prevale sulla riservatezza individuale. E ciò acquista un rilievo maggiore se riguarda i rappresentanti delle istituzioni”. Lo dice chiaramente il professore Celotto: “Chi usufruisce delle risorse pubbliche non ha diritto all’anonimato. Quando si presenta la domanda per ottenere un sussidio, si dà il consenso per ricevere una prestazione statale, erogata quindi con i soldi pubblici. Per tale motivazione non solo dovrebbero essere resi pubblici i nomi dei 5 deputati, ma l’intero elenco di tutti i percettori. È diritto di ogni cittadino sapere chi è stato aiutato con i soldi dello Stato”.
Il professore spiega all’interno dell’ intervista concessa alla Repubblica, che “per ottenere i nomi è possibile fare l’accesso civico. Se l’Inps nega, si può fare ricorso al Tar. Esattamente come è successo per i verbali del Comitato tecnico scientifico. I tempi potrebbero essere lunghi. Sarebbe meglio o che i deputati che ne hanno usufruito elegantemente si autodenunciassero oppure che il Parlamento scrivesse una riga di emendamento al decreto semplificazione per far pubblicare subito i nomi di tutti i beneficiari di tutti gli aiuti Covid. Questa sarebbe democrazia trasparente”.