Il violentissimo attacco palestinese in Israele sta tenendo il mondo col fiato sospeso. Soprattutto perché ora sembrano sempre più evidenti i collegamenti tra Hamas e l’Iran. Molti analisti vedono in Teheran il vero motore dell’offensiva che ha provocato centinaia di vittime e scatenato la rappresaglia dello Stato ebraico in quella che di fatto è già una guerra destinata ad avere un impatto globale. Enrico Mentana, direttore del TgLa7, ha citato a riguardo quanto hanno fatto trapelare attraverso l’agenzia Ansa “fonti di alto livello” dell’Intelligence italiana. In base a queste delicatissime informazioni, “l’Iran avrebbe fornito a Hamas sia le armi sia le indicazioni per geolocalizzare i diversi punti strategici da colpire in Israele”, spiega Mentana. Questa ricostruzione emerge da “rapporti di fonti qualificate secondo i quali, tra agosto e settembre, ci sarebbero stati una serie di incontri riservati tra esponenti iraniani e rappresentanti di Hamas e della jihad islamica”. Ma non è tutto. In questa vicenda, ora, c’entrano anche l’Italia e gli Usa. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nelle riunioni tra i rappresentati di Hamas e l’Iran sarebbe stato stabilito che “la logistica e l’approvvigionamento di armi per la guerra sarebbero state garantite dalle forze al Quds della Repubblica islamica”. L’Iran ha dunque aiutato Hamas a pianificare l’attacco a sorpresa a Israele e ha dato il via libera all’azione nel corso di un incontro a Beirut lo scorso lunedì. È quanto poi riporta il Wall Street Journal citando alcuni membri di Hamas e Hezbollah. L’Iran ha lavorato da agosto insieme a Hamas per mettere a punto l’attacco. E ora il mondo è di nuovo in subbuglio. Un gruppo d’attacco di portaerei della Marina americana si sta dirigendo nel Mar Mediterraneo orientale, mentre Israele si prepara per una campagna su larga scala contro Hamas a Gaza. (Continua a leggere dopo la foto)
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La USS Gerald R. Ford, una portaerei a propulsione nucleare, sta navigando con la Marina dell’Italia verso Israele. La portaerei sarà accompagnata da cacciatorpediniere lanciamissili e incrociatori lanciamissili, che sono altre due classi di navi da guerra della Marina. Gli Usa stanno inoltre adottando misure per rafforzare la presenza di aerei da combattimento nella regione, compresi gli squadroni F-35, F-15, F-16 e A-10. Negli ultimi mesi ha inviato molti di questi aerei in Medio Oriente in risposta all’aggressione delle forze iraniane in tutta la regione, inclusa la Siria e il Golfo di Oman. La presenza del gruppo d’attacco è intesa come deterrente nei confronti di Hezbollah in Libano e di altri gruppi militanti allineati contro Israele, hanno detto i funzionari.
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