Con la sua folle misura del Green Pass il governo “dei migliori” sta provocando la paralisi dell’intera nazione. Non solo conducenti di Tir o appartenenti alle Forze dell’Ordine… C’è un altro problema, molto silenzioso, che non è stato minimamente preso in considerazione dalla classe dirigente e cioè quello che riguarda la consistente categoria delle colf e badanti.
Anziani o disabli bisognosi di cure meriterebbero la giusta attenzione, eppure, la questione non ha ricevuto la giusta attenzione. Stando ai dati riferiti dal quotidiano sono a rischio ben 600mila posti di lavoro appartenenti alla categoria. Chiara Pazzagila, la presidente provinciale delle Acli di Bologna lamenta: “Nei nostri uffici seguiamo circa 3.300 contratti l’anno. Negli ultimi giorni siamo alle prese con centinaia e centinaia di chiamate di familiari che non sanno cosa fare”. La situazione è critica.
“Abbiamo già chiesto alle famiglie di verificare se il lavoratore ha il Gp, chiedendogli di firmare una lettera. Ci sono almeno 400mila lavoratori che non hanno il Green pass e a cui le famiglie non lo chiederanno mai per non perdere il rapporto di fiducia o perchè non hanno altri cui rivolgersi e temono di restare senza aiuto”, dichiara Andrea Zini, vicepresidente Assindatcolf.
Zini aggiunge: “Altre 200mila persone potrebbero perdere il lavoro perchè le famiglie non vogliono rischiare. Inoltre molti lavoratori e lavoratrici hanno più datri di lavoro ed è difficile che per poche ore chiedano di controllar eil documento. Per questo avevamo chiesto una procedura più semplificata con la verifica cartacea”.