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Gli italiani non voglio Draghi al Quirinale: il sondaggio che boccia sonoramente il premier

Pubblicato il 31/05/2021 12:48 - Aggiornato il 31/05/2021 12:49

La stragrande maggioranza dei partiti italiani ha subito chinato il capo di fronte all’avanzare di Mario Draghi, l’uomo mandato da Bruxelles per tenere saldamente le redini del Recovery Plan in mano e assicurare che non venga speso un solo euro senza il preventivo ok dell’Europa. Salutato come salvatore della patria al momento di insediarsi a Bruxelles, il premier si è trovato però presto a scontarsi con un malcontento crescente tra i cittadini, per nulla soddisfatti della sua gestione della pandemia. Con sondaggi, anche i più recenti, tutt’altro che lusinghieri.

Mentre i leader della maggioranza già ragionano su tempi e modi dell’ascesa di Draghi al Quirinale, data per scontata da molte testate, ecco allora arrivare una bocciatiura sonora, quella degli italiani. La maggior parte dei cittadini, stando all’ultima rilevazione effettuata da Termometro Politico, non vorrebbe infatti che l’attuale premier diventi un giorno presidente della Repubblica: a dire no a questa eventualità è stato addirittura il 50,4% degli intervistati.

Entrando nel merito specifico, per il 31% dei contrari Draghi sarebbe addirittura “inadatto” al ruolo, a conferma di come il grande credito di cui il premier gode tra i principali partiti non trovi riscontro nelle sensazioni dei cittadini, delusi da mesi e mesi di chiusure ingiuste e riaperture a singhiozzo, seguendo un piano parso il più delle volte a dir poco schizofrenico. Dal sondaggio emerge anche un altro dato significativo: tra gli italiani pronti ad accettare Draghi al Colle, quasi il 20% lo farebbe soltanto perché così si tornerebbe prima al voto.

Non migliore il giudizio complessivo sull’operato del governo. Se infatti, a 100 giorni dall’insediamento, il 36.3% degli italiani ritiene quanto fatto dall’esecutivo “positivo e in linea con le mie aspettative”, un 27% boccia invece le mosse di Draghi & co “come previsto”., una percentuale alla quale si deve aggiungere un altro 16.6% di cittadini che ritiene questa prima parte di legislatura “addirittura peggiore di quanto mi aspettavo”.

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