Oltre 8mila persone si sono radunate intorno alla chiesa di Santa Giustina, a Prato della Valle (Padova), per dare l’ultimo saluto a Giulia Cecchetin, la giovane studentessa veneziana uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Una vera e propria folla che si è sistemata attorno alla basilica, visto che i posti all’interno sono limitati a 1.200, tutti esauriti. Per chi non è riuscito a entrare sono stati messi a disposizione due maxi schermi all’esterno della struttura, uno sul lato destro del sagrato e l’altro rivolto verso Prato della Valle e l’isola Memmia, la zona centrale della piazza. Come riportato da Repubblica, in un largo perimetro attorno di Santa Giustina le strade sono off limits, chiuse fino al termine delle esequie. In Veneto è stata indetta una giornata di lutto regionale per ricordare Giulia. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Il volto di Giulia è stato sottratto alla nostra vista. Resta impresso nell’affetto e nella memoria di chi l’ha conosciuta e apprezzata. Ora noi posiamo lo sguardo su quello di Gesù, il Signore, via verità e vita; in lui brilla il volto di Giulia, vicino alla mamma, da Lui si accendano ancora il desiderio che cresca per tutti la passione per la vita”. Queste le paroel del vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla. (Continua a leggere dopo la foto)
Proprio il vescovo di Padova Carlo Cipolla ha aperto le esequie di Giulia Cecchettin salutando le autorità presenti e “tutti i giovani”. “L’addio a Giulia sia abbracciarci e stringersi a lei e alla sua famiglia e ai suoi ideali”. (Continua a leggere dopo la foto)
“I nostri, anche se umani e responsabili, sono sempre tentativi di amore, e noi siamo sempre in cammino e sempre in ricerca della strada migliore. Forse voi giovani potete osare di più rispetto al passato: avete a disposizione le università e gli studi, avete possibilità di incontri e confronti a livello internazionale, avete più opportunità e benessere rispetto a 50 anni fa. Nella libertà potete amare meglio e di più: questa è la vostra vocazione e questa può e deve diventare la vostra felicità” ha detto poi il vescovo durante l’omelia.
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