E’ tedesco di origine ma ha appena ricevuto la cittadinanza italiana. Qualcuno lo ha chiamato già “il Papa straniero”. E potrebbe essere il candidato sindaco scelto dal centrodestra per tentare la scalata a Palazzo Vecchio nelle prossime elezioni comunali di Firenze. Si tratta del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, 55 anni, storico dell’Arte e figura illustre per la città. Una scelta che avrebbe messo d’accordo tutte la Meloni, Salvini e Forza Italia. Può sembrare curioso che per un ruolo così importante si scelga un cittadino straniero appena naturalizzato. Ma non stiamo parlando di un personaggio qualsiasi, bensì del direttore degli Uffizi di Firenze. Che dopo 8 anni di prestigioso incarico accetterebbe di entrare in politica rivestendo un ruolo non semplice. Sì, perché Firenze è la roccaforte dei Pd e della sinistra in generale. Un feudo sinora inespugnabile. (continua dopo la foto)
Schmidt si è voluto presentare alla città, e al suo potenziale elettorato, con una dichiarazione forte e netta. Con una punta di furbizia, visto il contesto. Perché per conquistare Palazzo Vecchio ci vuole più di una semplice campagna elettorale. Bisogna essere accettati dal corpo sociale di una città storicamente “rossa”. Perciò, il candidato in pectore i FdI, Lega e FI ha esordito dichiarando forte e chiaro il suo antifascismo. “Di destra io?”, ha affermato. “Queste categorie appartengono al ‘900. Io mi vedo più come un centrista aristotelico che come un rappresentante della destra”. E ancora: “Sono un democratico e antifascista. Su questo non arretro, anche se dovessi candidarmi a Sindaco”. Sottinteso, nelle file del cenrodestra. (continua dopo la foto)
A 15 giorni dalla scadenza del suo incarico agli Uffizi, dunque, Eike Schmidt mostra un lato rassicurante e inclusivo. Una mossa intelligente per cominciare un’eventuale campagna elettorale. Ma il quasi ex direttore degli Uffizi non gioca solo di fioretto. Prima di cucirsi addosso questa immagine di moderato, ha più volte attaccato il sindaco uscente Nardella per questioni legate al suo ruolo agli Uffizi, alla sicurezza cittadina e altro. Il sindaco uscente, a sua volta, ha accusato Schmidt di parlare come un candidato in pectore per la poltrona di Palazzo Vecchio senza aver dichiarato la sua discesa in campo. Vedremo come evolverà la situazione nel prossimo futuro e se Firenze avrà il suo primo candidato sindaco “italo-tedesco”.