
La notizia ha del clamoroso e un po’ fa anche godere, almeno simbolicamente: la Germania è in recessione. I falchi, i fan dell’austerità e del rigore che facevano la morale all’Italia si sono dati la zappa sui piedi da soli. L’economia tedesca ha subito una brusca frenata e nel 2023 il Pil della “locomotiva economia europea” è calato dello 0.3%. I costi dell’energia sono alle stelle “grazie” alla sanzioni imposte alla Russia a nome dell’Europa, i tassi di interesse altissimi “grazie” all’aumento imposto alla Bce (sempre per spinta tedesca) e il rallentamento della domanda estera hanno portato al disastro. L’industria, le esportazioni e i consumi privati sono ai minimi. In tutto questo, gli agricoltori invadono di nuovo le strade e le piazze coi loro trattori per protestare contro il governo e contro l’Europa che li sta uccidendo. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’Fmi, il Fondo monetario internazionale, ha affermato che la Germania è stata la peggiore tra le grandi economie, che nel 2023 sono cresciute in media dell’1.5%. Come riporta Il Giornale, tutti gli indicatori sono in calo: secondo l’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, e diversi analisti, le previsioni sono ancora al ribasso per la Germania da quando la Corte federale ha dichiarato incostituzionale il trasferimento al Fondo per il clima e la trasformazione (Ktf) dei 60 miliardi di euro stanziati dall’esecutivo per far fronte alla crisi del Covid e non spesi. L’ingresso in recessione porta il Cancelliere Olaf Scholz a un’impopolarità record. In questo contesto, riprendono le proteste degli agricoltori. (Continua a leggere dopo il video)
Trattori bloccano centro di #Berlino: nuova protesta degli agricoltori #Germania pic.twitter.com/QwRtsHjNJe
— askanews (@askanews_ita) January 15, 2024
Lunghe file di trattori bloccano le strade del centro di Berlino e di altre città tedesche, migliaia di agricoltori tornano nella capitale tedesca per protestare contro il taglio dei sussidi pubblici del settore voluti dal governo di Olaf Scholz, una settimana dopo che simili manifestazioni si erano già tenute in tutta la Germania. Secondo i dati della questura di Berlino, sono circa 10mila i manifestanti, con oltre cinquemila tra trattori e veicoli agricoli. Alla manifestazione si sono uniti anche i rappresentanti dei cacciatori e degli autotrasportatori tedeschi, oltre che esponenti dell’AfD, partito di estrema destra tedesco, e di gruppi dell’ultradestra. L’estrema destra, al momento, è al 25% in Germania. La loro presenza alla manifestazione è confermata da Der Spiegel.
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