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Germania, agricoltori in rivolta bloccano il Paese: “Migliaia di trattori invadono le città” (VIDEO)

Pubblicato il 09/01/2024 14:51
Germania agricoltori proteste trattori

Gli agricoltori in Germania sono, giustamente, sul piede di guerra. Le politiche cosiddette “Green” imposte dall’Europa (che è sinonimo di Germania) rischiano di affamare un intero settore. E così è partita una grande protesta dei trattori che hanno marciato su Berlino e su altre città tedesche e che, secondo quanto annunciato dalle associazioni agricole, fino al 15 gennaio paralizzeranno strade e autostrade in tutto il Paese. L’immagine dei 200 trattori radunati sotto la Porta di Brandeburgo a Berlino ha avuto un impatto fortissimo. Il presidente dell’Associazione degli agricoltori tedeschi, Joachim Rukwied, ha lanciato un appello di scuse per eventuali dasagi: “Chiediamo alla popolazione la sua comprensione. Non vogliamo perdere il grande sostegno e la solidarietà che riceviamo da gran parte della società”, ha dichiarato Rukwied alla rivista Stern. (Continua a leggere dopo il video)
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Come riporta ByoBlu, la mobilitazione ha origine dalla decisione del governo di Olaf Sholz di tagliare i sussidi al diesel agricolo, indebolendo così ulteriormente il settore. “Dopo che a novembre la Corte costituzionale aveva impedito lo spostamento di 60 miliardi di debito inutilizzato per il Covid verso il fondo per il clima, il cancelliere decise per il taglio dei sussidi al carburante e l’abrogazione dell’esenzione dei veicoli a uso agricolo dall’imposta sulle auto”. Il ministro per le finanze aveva motivato la decisione nell’ottica Green, tanto cara alla commissione UE e al governo di Berlino: “Stiamo riducendo i sussidi dannosi per il clima”, aveva dichiarato felice. Immediatamente era scattata la protesta degli agricoltori, ora sfociata nella marcia dei trattori. (Continua a leggere dopo il video)

Gli agricoltori hanno anche fatto notari ai geni euroinomani che ovviamente non esistono trattori elettrici e i mezzi agricoli posso essere alimentati solo dal gasolio. Questa protesta si aggiunge a quelle che da mesi si verificano anche in Francia e in Olanda e che testimoniano come le politiche green della UE rappresentino una minaccia pericolosissima per il settore agricolo europeo. E l’Italia? Resta a guardare, mentre l’Emilia Romagna di Bonaccini ora paga gli agricoltori per abbandonare i campi e non coltivare più. Sempre in nome del Gree, ovvio.

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