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Tiziano Renzi, la guardia di Finanza ha sequestrato i suoi cellulari, pc e hard disk

Pubblicato il 09/10/2019 17:00 - Aggiornato il 18/11/2019 17:36

La vicenda dell’arresto dei genitori di Matteo Renzi si arricchisce di nuovi particolari. Come riporta oggi un articolo de Il Fatto Quotidiano, alcuni telefoni cellulari, il personal computer e diverse pen drive sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Firenze a Tiziano Renzi. Le Fiamme Gialle si sono presentate nella villa di Rignano su ordine della Procura. Renzi senior è iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di traffico di influenze.

La notizia è stata riportata anche dall’edizione odierna de La Verità, secondo cui l’obiettivo degli inquirenti è quello di trovare chat, comunicazioni e documenti su argomenti sensibili.

Nella giornata di ieri, martedì 8 ottobre, il sequestro a carico di Tiziano Renzi ha avuto uno sviluppo importante, perché la pm Christine Von Borries ha affidato a un consulente della procura l’incarico di scoprire cosa contengono i telefoni e i pc di Renzi senior. A leggere il quotidiano di Maurizio Belpietro, i legali di Tiziano Renzi si sono dimostrati “agitati” a causa della scarsa dimestichezza di quest’ultimo con gli apparati tecnologici e con il conseguente rischio di aver lasciato in memoria conversazioni e tracce su temi riservati, dall’attività imprenditoriale alle vicissitudini giudiziarie.

Nella sua requisitoria, la pm Christine Von Borries ha fatto riferimento a un’altra vicenda, ovvero l’incontro svoltosi nel 2015 a Palazzo Chigi tra Luca Lotti, Luigi Dagostino, l’avvocato pugliese Ruggero Sfrecola e il magistrato di Trani Antonio Savasta, colui che avrebbe dovuto indagare Dagostino per un’altra storia di fatture false e che invece non fece nulla.

I progettini pagati 160mila euro, la riunione con Lotti, i loro incontri, ecc: tutte vicende che i pm del capoluogo toscano analizzeranno nell’ambito della nuova inchiesta per traffico di influenze, ai cui atti ci sarà anche il materiale trovato all’interno degli apparati tecnologici sequestrati a inizio ottobre a Tiziano Renzi.

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