Autorizzato già durante i giorni scorsi e inizialmente rinviato per motivi di opportunità, è andato in scena in queste ore l’incontro tra Filippo Turetta e i genitori. Il padre Nicola e la madre Elisabetta hanno potuto così rivedere il figlio, in carcere dopo l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchetin, uccisa a soli 22 anni. Come riportato dal Messaggero, il colloquio è durato circa un’ora ed è avvenuto in un stanza protetta, in una giornata di tregua dall’assedio di giornalisti e teleoperatori che, fino all’interrogatorio, avevano stazionato stabilmente davanti al penitenziario. “Abbiamo fatto in modo di tutelare la loro privacy, come si fa con ogni famiglia – ha spiegato una fonte all’agenzia di stampa Adnkronos – Alla fine Filippo era sollevato, ha saputo di non essere stato abbandonato, di non essere solo”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Turetta aveva chiesto fin da sabato 25 novembre, dopo aver varcato la porta d’ingresso del carcere di Verona, di poter vedere i genitori, ma l’incontro era stato posticipato: l’avvocato Giovanni Caruso aveva spiegato che l’appuntamento necessitava di un’adeguata preparazione psicologica. Il rinvio era stato deciso, con tutta probabilità, anche in vista dell’interrogatorio di fronte al pm Andrea Petroni. (Continua a leggere dopo la foto)
“Il gesto di Filippo Turetta quando ha visto i genitori”
I genitori di Filippo non vedevano il ragazzo dall’11 novembre, quando era uscito di casa per accompagnare Giulia al centro commerciale Nave de Vero, a Marghera. Poi la sparizione e la drammatica scoperta dell’omicidio, con la successiva fuga in Germania terminata con l’arresto. Nel corso dell’interrogatorio, il ragazzo ha ammesso di aver compiuto un gesto “terribile”, dicendosi pronto a “pagare e scontare la pena”. (Continua a leggere dopo la foto)
Turetta, secondo quanto riportato dal Messaggero, avrebbe pianto e abbracciato i genitori quando li ha visti entrare in carcere per il colloquio. Poi avrebbe spiegato loro, chiedendo scusa per quanto fatto: “Devo pagare fino alla fine, ho fatto qualcosa di terribile, ho perso la testa, ma non volevo e so che non potrete mai perdonarmi”.
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