Lo scontro fra Fedez (e i Ferragnez) e il Codacons, l’Associazione consumatori, si fa ogni giorno più infuocato. E’ stata infatti stabilita la data dell’udienza preliminare davanti al Gup di Roma, in merito al processo per calunnia intentato dal Presidente del Codacons contro l’artista. Il 6 maggio, questa la data decisa dal tribunale, verrà deciso l’eventuale rinvio a giudizio del rapper. Nel 2020, l’artista accusò l’Associazione Consumatori di aver pubblicato sul proprio sito un banner “ingannevole” riferito alla pandemia e al Coronavirus. La Procura di Roma, analizzato il caso, ritenne infondate le accuse del rapper e lo denunciò per calunnia. Fedez ha chiesto al Tribunale di Roma di essere ascoltato in relazione al procedimento. Marisa Mosetti, Gup del Tribinale, ha accolto la richiesta e ha deciso il rinvio dell’udienza. (continua dopo la foto)
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La stessa giudice ha anche ammesso come parte civile Carlo Rienzi, Presidente del Codacons, per i danni arrecati dalle accuse del rapper. Fedez aveva chiesto invece che Rienzi fosse escluso dal processo penale. Il Codacons ha commentato l’accaduto con una nota: “Il prossimo 6 maggio”, scrive l’Associazione dei Consumatori, “Fedez interverrà di persona dinanzi al Tribunale di Roma. Oltre a rilasciare una dichiarazione sul caso della calunnia ai danni dell’Associazione, dovrà rispondere per la prima volta alle domande dei legali del Presidente Carlo Rienzi. Domande che senza dubbio non saranno gradite al marito di Chiara Ferragni”, conclude la nota. E lo “scontro” continua.
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