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Uccise la fidanzata, libero dopo pochi anni. La rabbia dei genitori: “Sentenza agghiacciante” (VIDEO)

Pubblicato il 27/11/2023 10:39 - Aggiornato il 28/11/2023 09:16

Aveva ucciso la fidanzata, che conosceva fin da quando era adolescente, al culmine di una banale lite. Ma nonostante la condanna a 30 anni per quell’orribile omicidio, si trova oggi ai domiciliari. Un caso che sta facendo discutere, quello di Dimitri Fricano, responsabile della morte di Erika Trevi. I due si trovavano in vacanza in Gallura, in Sardegna, quando improvvisamente l’uomo, durante un litigio, aveva aggredito la ragazza con il coltello per il pane, colpendola ben 57 volte. Successivamente aveva provato a simulare l’aggressione da parte di un estraneo, salvo poi confessare tutto davanti agli inquirenti. Il caso della sua scarcerazione è stato al centro dell’ultima puntata del programma Zona Bianca, in onda su Rete 4. (Continua a leggere dopo la foto)
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erika trevi domiciliari

Durante la trasmissione, sono apparsi in collegamento i genitori di Erika, uccisa da Dimitri nel 2017. La mamma e il papà della ragazza, Tiziana e Fabrizio, hanno spiegato: “Inizialmente lui aveva dato un’altra versione, per 40 giorni ha mentito. Era anche venuto da noi a portare un mazzo di fiori nel giorno del compleanno di Erika”. (Continua a leggere dopo la foto)

erika trevi domiciliari

Dimitri è già fuori dal carcere perché obeso. I giudici hanno ritenuto che il carcere non sia più in grado di tutelare la sua salute, visto che nel frattempo ha messo su molti chili, e hanno perciò deciso di mandarlo ai domiciliari in casa dei genitori, a Biella. “Una decisione agghiacciante” ha commentato Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia, anche lui ospite a Zona Bianca. (Continua a leggere dopo la foto)

erika trevi domiciliari

Delmastro ha commentato con sdegno l’accaduto, sottolineando come le nostre strutture carcerarie siano state perfettamente in grado di curare, per esempio, la malattia terminale di Matteo Messina Denaro. “Per me se sei un omicida puoi ingrassare come dimagrire, resti comunque in carcere”.

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