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Ema e Aifa: “Rischio di miocardite e pericardite con i vaccini Pfizer e Moderna”

Pubblicato il 11/08/2021 16:26 - Aggiornato il 11/08/2021 16:34

Avevamo affrontato nelle scorse ore, sulle pagine de Il Paragone, il tema dei rischi connessi ai vaccini, riprendendo in particolare l’allarme lanciato negli Stati Uniti da due esperti, il fisico ed esperto di politiche sanitarie Joseph A. Ladapo e Harvey A. Risch, professore di epidemiologia all’Università di Yale. “Abbiamo sottovalutato le conseguenze dei farmaci” scrivevano. Una situazione della quale sembrano ora essersi rese conto anche le agenzie del farmaco, che hanno diffuso una nota nella quale si evidenziano pericoli legati all’insorgenza di miocarditi e pericarditi.

Ema e Aifa: "Rischio di miocardite e pericardite con i vaccini Pfizer e Moderna"

L’Agenzia del Farmaco Europea (Ema) e quella Italiana (Aifa) hanno infatti inviato una nota condivisa al personale sanitario dal titolo contenente “aggiornamenti su alcuni punti emersi dalla valutazione del rischio di insorgenza di miocardite e pericardite dopo vaccinazione “. Nel mirino i farmaci anti-Covid cosiddetti “a mRNA” ovvero Comirnaty, noto comunemente come Pfizer, e Spikevax, cioè Moderna.

Nel testo si evidenzia come “dopo la vaccinazione con i Vaccini mRNA anti COVID-19 Comirnaty e Spikevax sono stati osservati casi di miocardite e pericardite”, per quanto statisticamente, scrivono le Agenzie del Farmaco, “molto rari”. Con tanto di precisazione sulla casistica degli eventi infausti: i soggetti che hanno riportato effetti indesiderati sono stati soprattutto pazienti di sesso maschile colpiti in particolare entro 14 giorni dalla somministrazione della seconda dose.

I dati, si legge ancora nella nota, “suggeriscono che il decorso della miocardite e pericardite dopo la vaccinazione non è diverso da quello della miocardite o della pericardite in generale”. In chiusura si invitano gli operatori sanitari a prestare attenzione ai segni di eventuali complicazioni di questo tipo e a istruire i pazienti a rivolgersi immediatamente a un medico in caso di sintomi indicativi di queste patologie. La conferma, ancora una volta, di quanto poco conosciamo i farmaci e i rischi legati alla loro assunzione. E di quanto sia folle vincolare la libertà dei cittadini alla vaccinazione.

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