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Ecco come Conte ha aperto a Huawei. Il documento segreto della resa al 5g cinese

Pubblicato il 21/08/2020 14:19 - Aggiornato il 21/08/2020 14:20

È stata presa una decisione importante, ufficializzata il 7 agosto e che però non è stata volutamente resa nota. La norma in questione è quella firmata da Giuseppe Conte e da Stefano Patuanelli, con la quale la compagnia di telefonia mobile Tim è autorizzata a utilizzare le reti sensibili del 5g della tecnologia Huawei con delle prescrizioni. Il testo che riporta il parere del comitato del golden power, a differenza di altre decisioni prese in Consiglio, non è reperibile, “nemmeno in Gazzetta ufficiale”, riferisce La Verità. Eppure “è già efficace dallo scorso 8 agosto”.

È chiaro a tutti che questa decisione non limita i suoi effetti nell’ambito della questione specifica, ma si ripercuote in ambito geopolitico, spostando ancora di più il baricentro dall’alleanza atlantica verso quella della Via della Seta. 

Si tratta di una partita di “peso pari all’adesione alla Nato”. Tra l’altro, proprio in questi giorni, la Farnesina è in fibrillazione per l’arrivo, previsto per i primi di settembre, del titolare degli Esteri cinesi. A spalancare le porte per accogliere Wan Yi nella capitale, ci sarà Luigi Di Maio, che si sta occupando personalmente della visita. Più che prevedibile il fatto che la venuta del rappresentante del Dragone sarà occasione di discussione sulle opportunità della nuova rete in fibra e delle relazioni industriali tra i Paesi. 

Una posizione piuttosto imbarazzante quella assunta dal nostro governo. veramente goffo il tentativo di Conte di tenere due piedi in una scarpa. Proprio Di Maio, andato in visita all’ambasciata Usa per ‘rassicurare l’alleato americano’, a breve si intratterrà con il titolare degli Esteri cinesi.

Ma i nodi prima o poi verranno al pettine e bisognerà prendere una decisione.