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Draghi: “Piani obsoleti e Italia impreparata”. Allora perché ha confermato Speranza?

Pubblicato il 21/04/2021 16:53

In un videomessaggio di introduzione al webinar di ascolto dei rappresentanti della società civile in vista del prossimo 21 maggio, il premier Mario Draghi ha evidenziato gli errori fatti nella gestione dell’emergenza Covid. Tra le sue riflessioni, Draghi ha detto alcune frasi che sono sembrate a tutti un vero attacco a Ranieri Guerra e al ministro Speranza, incollatissimo alla poltrona malgrado tutto: “Non eravamo pronti ad affrontare una crisi sanitaria di tale portata. Ci mancava la capacità di rilevare la pandemia attraverso un sistema di allerta precoce. I nostri piani di emergenza erano obsoleti e insufficienti”. E la domanda a questo punto sorge spontanea: allora perché ha confermato Speranza in quel ruolo? E perché lo difende dalla sfiducia? (Continua a leggere dopo la foto)

“Il nostro lavoro deve iniziare ora – continua Draghi -. Dobbiamo sostenere la ricerca, rafforzare le catene di approvvigionamento e ristrutturare i sistemi sanitari nazionali. Dobbiamo rafforzare anche il coordinamento e la cooperazione globali. L’ anno scorso la produzione globale ha subito la contrazione più profonda dalla Seconda Guerra mondiale, colpendo sia le economie avanzate che i mercati emergenti”. (Continua a leggere dopo la foto)

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E dopo aver fatto quella tirata d’orecchie a Speranza e a chi non si è curato di aggiornare i piani pandemici, Draghi sostiene: “Nonostante tutto il coraggio dei nostri medici e infermieri, il virus ha messo in luce le fragilità dei nostri sistemi sanitari. Ma abbiamo mostrato la capacità di reagire”. E anche su questo ci sarebbe molto da ridire. Draghi spiega che punta a rafforzare il sistema sanitario, migliorare le nostre capacità di risposta ed avere gli strumenti per rispondere a future emergenze sanitarie. (Continua a leggere dopo la foto)

Come scrive Il Messaggero, “i principi della Dichiarazione di Roma del prossimo 21 maggio chiuderanno l’evento e serviranno a dare ancora maggiore forza a quella parte del Recovery Plan che affronta con progetti ed idee anche la riforma del sistema-salute italiano. Anche ieri Draghi è partito dall’ analisi su cosa non ha funzionato nella crisi pandemica e ha avanzato una serie di linee propositivo che poi dovranno essere sviluppate nel dibattito”.

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