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Djokovic: il re del tennis dice no all’obbligo vaccinale e scatta subito la punizione

Pubblicato il 27/12/2021 12:35

Ci sono immagini che stanno facendo il giro del mondo in queste ore, rimbalzando da un sito di sport all’altro. Sono quelle del re del tennis Novak Djokovic, al primo posto nel ranking mondiale, che si allena con qualche palline sotto le finestre di un palazzo, solitario. Scatti diffusi da un tifoso nel giorno di Natale e che hanno perfettamente sintetizzato il momento di tensione che l’intero mondo delle racchette sta vivendo in queste concitate settimane, costretto a fare i conti con il probabile forfait della star per eccellenza alle prossime manifestazioni in programma.

Djokovic da tempo ha infatti espresso posizioni chiare in merito alla vaccinazione obbligatoria che gli viene richiesta per disputare alcuni tornei: “No grazie, ho le mie idee e non accetto ricatti”. Se una manifestazione prevederà necessariamente che gli atleti si siano sottoposti ai farmaci anti-Covid, insomma, il re del tennis declinerà l’invito. Già saltata, a conferma della fermezza dell’atleta, la presenza all’ATP Cup. Con gli Australian Open a fortissimo rischio.

Reuters ha infatti reso noto in queste ore, citando fonti serbe, che Djokovic avrebbe deciso di saltare l’ATP Cup dopo giorni di indiscrezioni. Votato “Sportivo europeo dell’anno” dai giornalisti delle principali agenzie di stampa dei Paesi Ue, il tennista non ha mai chiarito ufficialmente se sia vaccinato o meno, chiedendo a tutti di rispettare la sua privacy e le sue scelte. Da qui la seria possibilità di un’assenza pesantissima anche agli Australian Open, aperti quest’anno soltanto a giocatori che hanno effettuato le somministrazioni richieste.

Le scelte di Djokovic stanno facendo discutere da mesi, ma non mancano utenti che si sono schierati dalla sua parte. E hanno sottolineato, in queste ore, come il vaccino non sia affatto sinonimo di protezione assoluta dal Covid: un altro re del tennis, Rafa Nadal, ha infatti scoperto di essere positivo al virus dopo un’esibizione pre-natalizia ad Abu Dhabi. L’atleta era regolarmente vaccinato così come il suo allenatore, anche lui contagiato.

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