Si può riconoscere il diritto di asilo anche a un terrorista? Una domanda che può sembrare retorica e che ha invece ha scatenato un acceso dibattito proprio in queste ore. Tutto è nato dalle dichiarazioni di Luca Minniti, magistrato e presidente del collegio del tribunale di Firenze, riportate da Nicola Porro e subito diventate virali in rete. Con un passagio, in particolare, nel mirino: “Il diritto di asilo va riconosciuto anche al terrorista, a certe condizioni”. Minnisti è lo stesso che lo scorso 20 settembre 2023 scorso ha negato il rimpatrio di un migrante in Tunisia perché i giudici non concordavano con il governo nel considerare quel territorio un Paese sicuro. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come spiegato da Porro, le dichiarazioni di Minniti sono state raccolte dall’archivio di Radio Radicale: “Il ragionamento è stato formulato durante un convegno dal titolo ‘Un mare di vergogna – dai respingimenti formali alle omissioni dei soccorsi’ che risale al 2 ottobre di due anni fa”. (Continua a leggere dopo la foto)

“L’articolo 10.3 della Costituzione – ha spiegato Minniti – non consente bilanciamento con anti-interessi dello Stato nemmeno con l’interesse alla sicurezza. Il diritto di asilo va riconosciuto anche al terrorista a certe condizioni”. Parole che hanno aperto forti discussioni sui social, proprio nei giorni dello scontro tra il governo Meloni e la magistrata Iolanda Apostolico.

Sul tema si è espresso anche Davide Aloiso a Quarta Repubblica: “Il collegio del tribunale ritiene di poter controllare le scelte del governo italiano in merito ai paesi sicuri, e nel caso della Tunisia decide che la situazione geopolitica vada rivalutata nonostante articolate analisi di esperti di tre diversi ministeri (Esteri, Interno e Giustizia)”.