x

x

Vai al contenuto

“La vostra cucina è fuorilegge!” L’Europa cambia le regole. Ecco quelle in regola e quelle da cambiare

Pubblicato il 17/09/2023 16:38 - Aggiornato il 18/09/2023 09:13

È davvero surreale la deriva europea verso un controllo sociale sempre più pervicace e invasivo, attraverso imposizioni che sfiorano il ridicolo pur se c’è davvero poco da ridere, a fronte delle spese, economiche ma anche sociali, dettate dalle sue folli misure “green“. Oramai Bruxelles detta le regole della nostra vita quotidiana anche nell’ambito domestico. Se non bastava la famigerata Direttiva sull’efficientamento energetico delle nostre case, sempre con la medesima “scusa” della sostenibilità ambientale, della transizione ecologica e dell’impatto antropico sull’ambiente, l’Unione europea ora entra persino nelle nostre cucine (nostre, in teoria). Infatti, la Commissione, che sta spingendo per una maggiore efficienza energetica e l’adozione di apparecchiature più sostenibili, avanza una nuova proposta di trasformazione di tutte le cucine a gas in cucine a induzione. È già prevista un’apposita Direttiva tra le prossime iniziative legislative. Tale proposta, dunque, si integra perfettamente con l’obbligo di ristrutturare gli edifici residenziali per raggiungere una classe energetica superiore. In definitiva, anche in questo caso, l’Europa dispone, e il cittadino deve provvedere autonomamente alle spese, perché certamente non tutti hanno una cucina esclusivamente alimentata da fornelli a induzione. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Il ritorno dello spread”. Perché l’Europa si prepara a usare la sua vecchia arma contro il governo Meloni
>>> Lerner, Berlusconi paga di più! Da Scanzi a Lerner quanto (tanto) guadagnano “i sinistri” alla corte di Mediaset

Il precedente newyorkese

Tecnicamente, le cucine a induzione non usano il gas come combustibile per generare la fiamma, ma hanno una superficie costituita da una lastra uniforme in vetroceramica, al di sotto della quale sono posizionate una serie di bobine, poggiate su un nucleo di ferrite. La nuova idea geniale della Commissione uscente, guidata da Ursula von der Lyen, ha partorito questa idea geniale ispirandosi a quanto accade oltreoceano: lo Stato New York è il primo tra gli Stati Usa ad aver approvato il divieto di installazione di cucine a gas a partire dal 2026. Tornando in Europa, dapprima precisando che un fornello a induzione di media qualità si aggira almeno sui 300 euro – senza considerare le spese per l’installazione –, va anche detto che tale tipo di fornello potrebbe risultare scomodo per chi non lo abbia mai usato, e tipicamente pensiamo alle persone anziane, ma il suo utilizzo impatterà notevolmente anche sulle cucine di bar, ristoranti e delle pizzerie: il passaggio dal gas all’induzione, infatti, potrebbe infatti richiedere tempi e costi aggiuntivi anche per la formazione del personale. La futura legge europea fa il paio anche con lo stop all’installazione di caldaie a gas: in base alla bozza del regolamento numero 813 del 2013 (il cosiddetto Ecodesign), a partire dal gennaio del 2029 sarà necessario rimuovere dal mercato europeo le attuali caldaie a gas, così come quelle tradizionali che utilizzano anche altre fonti di energia, come l’idrogeno. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Banche e Europa ruberanno le case agli italiani”. Ecco cosa si nasconde dietro la “rivoluzione green”

Ulteriori misure

Infine, leggiamo su portale DesignMag, che l’Unione Europea ha annunciato nuovi bandi che rendono obbligatori i pannelli solari per tutti gli edifici pubblici e commerciali di una determinata dimensione a partire dal 2026 ed entro il 2030. L’approccio sarà graduale: entro il 2026, tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici con superficie utile superiore a 250 metri quadri dovranno essere dotati di pannelli solari. Poi, entro il 2027, l’obbligo si estenderà anche agli edifici esistenti della stessa tipologia, mentre, dal 2029, l’installazione dei pannelli solari sarà obbligatoria per tutti i nuovi edifici residenziali.

Potrebbe interessarti anche: “Invasione di spie cinesi!” Ecco dove si nascondono in Italia e qual è il loro obiettivo