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Così il green pass mette a rischio la sopravvivenza delle mense

Pubblicato il 10/08/2021 09:18

L’uragano Green pass sta per abbatersi sulle mense, per precisa volontà di un governo che continua a ignorare i dati sui rischi e sull’inefficacia dei vaccini e insiste nel ricattare gli italiani. A partire da queste ore, infatti, tutti i servizi di ristorazione “per il consumo al tavolo, al chiuso” e i loro clienti saranno soggetti a multe che varieranno da 400 a 1.000 euro in caso di mancato rispetto dell’obbligo di certificazione per l’accesso, con critiche feroci già piovute da parte delle aziende di ristorazione.

Attraverso le pagine del Corriere della Sera, Legacoop ha espresso preoccupazione per l’eventualità che alcune imprese, onde evitare controlli e problemi, possano chiudere direttamente le mense, mettendo così ancora più a rischio il futuro di lavoratori, almeno 20 mila, già provati dalle chiusure imposte dal governo per far fronte alla pandemia, dalla cassa integrazione e dal crollo del fatturato. Con in sindacati sul piede di guerra anche per motivi prettamente giuridici: l’obbligo di green pass per accedere alla mensa è visto infatti come il primo pass per rendere il concetto stesso di lavoro subordinato al possesso del certificato.

Un caos generale in cui in realtà non si è ancora capito bene come dovrebbero avvenire i controlli e quali figure dovrebbero incaricarsene. Con ulteriori problemi sul fronte privacy: il datore di lavore non può avere accesso ai dati sanitari dei dipendenti, visto che sarebbe illegittimo, ma allo stesso tempo è difficile separare in ogni aziende la figura del datore da quella del responsabile della mensa incaricato di controllare ed eventualmente pagare sanzioni. Un calderone che già ribolle pericolosamente.

Confindustria chiede una legge in merito onde evitare che la situazione possa presto precipitare. Al momento, per esempio, i ristoranti interni agli alberghi sono esenti, le mense no. Camerieri e ristoratori sì, gli impiegati no. L’ennesima, folle conseguenza delle scelte di un governo che continua a non voler ascoltare le ragioni dei suoi cittadini.

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