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Come Di Matteo, Gino Strada sbugiarda Conte. Le sue parole contro il governo

Pubblicato il 02/12/2020 10:50 - Aggiornato il 02/12/2020 11:21

La storia in un certo senso si ripete. Tanti annunci, tante attese e pasticci fino a rendere la situazione addirittura tragicomica. In pochissimo tempo il governo è riuscito a creare una lunga lista di personaggi politici, saltati uno dopo l’altro, per ricoprire la carica di commissario alla sanità calabrese.

Gino Strada all’interno di questa vicenda che ha del surreale è stato uno dei nomi più chiacchierati delle ultime settimane. A tanti sembrava l’uomo giusto per fare il commissario alla sanità. La sua nomina sembrava così palese e così adeguata ai molti, da spingere Strada a dover chiarire pubblicamente come stiano realmente i fatti. 

Se volessimo potremmo quasi riconoscere lo stesso quadro che si era presentato nella vicenda che vedeva coinvolti il ministro alla Giustizia Bonafede e Di Matteo per la nomina a capo del Dap. 

“Leggo che non sarei disponibile a fare il commissario in Calabria”, dichiara il fondatore di Emegency. “No, non mi hanno offerto quella carica. Ribadisco -perché evidentemente serve farlo ancora- che non ho ricevuto nessuna proposta formale”, ha precisato Strada a Repubblica, aggiungendo anche: “Quando ho visto che girava la candidatura di Rosi Bindi mi son messo le mani nei capelli: da lei è iniziato lo slittamento verso il privato. Una volta la Sanità Pubblica era un dogma. Poi come è successo in modo macroscopico qui, il pubblico ha perso, i servizi sanitari sono stati depauperati, chiusi gli ospedali, tagliato l’organico. E gli stessi medici si sono trasformati in imprenditori di se stessi, all’interno degli ospedali.”

Ha proseguito la sua analisi dicendo: “Se l’Italia sposta verso il privato 25-30 miliardi di bilancio, non dobbiamo stupirci se poi arriva la ‘ndrangheta. La Salute non è più un diritto, ma un bene di mercato, legale e illegale. E le truffe alle Asl non sono un’esclusiva calabrese”.

E affinchè l’equivoco non si ripresenti ha infine dichiarato: “Comunicherò personalmente le mie decisioni attraverso i canali ufficiali se ci sarà qualcosa di reale e concreto da comunicare. Mi sembra che la situazione sia già abbastanza difficile per i cittadini calabresi senza che diventi anche grottesca”.