Il colosso ferroviario Deutsche Bahn, il più grande nel suo settore in tutta Europa, rischia addirittura di fallire. Una notizia che ha del clamoroso, quella arrivata in queste ore dalle testate d’oltre confine: l’azienda ha infatti bisogno di una ristrutturazione dei conti e delle attività per evitare di dover fermare i treni, provocando incredibili difficoltà per i cittadini. Il tutto in un Paese che viene spesso indicato dagli analisti come modello da imitare e che, invece, si trova di colpo senza più forze sufficienti per continuare a inseguire i propri obiettivi di sviluppo economico. Come spiegato dalla testata Money, a metà maggio i tedeschi si stavano preparando a uno sciopero ferroviario nazionale, il terzo nel giro di pochi mesi. Con Deutsche Bahn, la società ferroviaria, finita al centro di una disputa sulla retribuzione con Evg, il sindacato che rappresenta la maggior parte dei lavoratori delle ferrovie tedesche, inclusi i 180.000 presso il colosso statale. (Continua a leggere dopo la foto)
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Lo sciopero, alla fine, non c’è stato. Ma il clima è rimasto incendiario, visto che Deutsche Bahn non è riuscita a ripristinare tutti i 50.000 servizi cancellati. Un tempo orgoglio nazionale, il colosso si trova così oggi a fare i conti con una situazione senza precedenti: nel mese di aprile, soltanto il 70% dei treni a lunga percorrenza è riuscito a muoversi in orario. Con servizi giudicati “affollati e troppo vecchi” dagli utenti. (Continua a leggere dopo la foto)
E così la Germania dipinta dai media come patria del rigore e dell’efficienza si è rivelato, di contro, un Paese intaccato anche nella forza dei suoi servizi storici. Il motivo della grave crisi di Deutsche Bahn? Cattiva gestione, burocrazia ingarbugliata, interferenze politiche e anni di investimenti insufficienti. Nel 2004 il budget annuale dell’azienda per la costruzione e l’ammodernamento delle tratte è stato ridotto da 4 miliardi di euro l’anno a 1,5 miliardi. Lo scorso anno era fermo ancora a 1,9 miliardi. (Continua a leggere dopo la foto)
Nel 2022, l’attività ferroviaria ha fatto segnare una perdita operativa di 500 milioni di euro. L’utile operativo complessivo di 1,3 miliardi di euro, su un fatturato di 56 miliardi di euro, è stato interamente attribuito al suo braccio logistico, DB Schenker, che ha beneficiato dell0aumento dell’e-commerce e ora contribuisce per quasi la metà delle vendite. Le previsione per il 2023 sono pessime, con carrozze affollate, aumenti dei biglietti, maggiori ritardi e coincidenze cancellate. Il governo vuole iniettare nella rete altri 45 miliardi. Al momento, però, la rinascita tedesca resta una chimera.
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