E così scopriamo che Conte ha dovuto guardare un servizio in televisione per rendersi conto che la sanità calabrese è allo sbando “malgrado” sia commissariata da 10 anni, e “malgrado” il supercommissario lo abbia riconfermato lui stesso solo pochi giorni fa. Peccato che il supercommissario in questione è apparso in tv dando dimostrazione di non avere la più pallida idea di cosa dovesse fare e quale fosse il suo compito. Tutto parte da una semplice domanda: a chi sarebbe spettato predisporre il piano Covid in Calabria? Ad indagare sul tema è il programma Titolo V di Rai3, intervistando il commissario ad acta della sanità regionale Saverio Cotticelli. Durante la trasmissione, però, il commissario ha ammesso di non sapere che il compito del piano sarebbe spettato a lui.
Le parole hanno suscitato l’immediata reazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che in una nota ha affermato: “Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”.
Ecco, quindi questo ci fa capire che se la trasmissione di Rai 3 non avesse scoperto questa incompetenza, per Conte la situazione calabrese sarebbe anche potuta rimanere così. Ci voleva la tv, dunque. Ecco in che mani siamo… Al giornalista che domanda perché la Calabria sia diventata zona rossa, Cotticelli risponde: “Non lo so, i numeri non dicono questo. L’emergenza sanitaria è dappertutto, in tutta Italia”.
L’inviato di Titolo V ricorda poi al commissario che “la Calabria oggi non ha un piano Covid”, aggiungendo: “Lei è il responsabile del piano Covid”. All’inizio Cotticelli nega: “Non è così, le spiego subito. Io non sono il responsabile. Hanno sbagliato a fare… Si sono dimenticati che c’erano due regioni commissariate, la Calabria e il Molise, per cui si son dimenticati e hanno dato l’incarico al presidente della Giunta”. Dall’altra stanza di sente la voce del vice Maria Crocco, che si rivolge al commissario dicendo: “La devi finire! Quando fai queste cose devi andare preparato”.
Cotticelli scopre così nel corso del programma che il compito del piano spettava a lui: recupera il carteggio, poi torna dal giornalista e ammette “Sono io il responsabile” e dichiara quindi di essere sul punto di realizzarlo: “La settimana prossima è pronto”. Poi realizza l’accaduto e davanti all’inviato ammette: “Cosa vuole che le dica? Tanto io domani mattina sarò cacciato”. E così è. Roba da terzo mondo.
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