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Brusaferro: “Non possiamo mirare all’immunità di gregge. Terza dose? Per tutti”

Pubblicato il 20/10/2021 12:45

Una retromarcia obbligata, quella alla quale è stato costretto in questi giorni Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità (Iss) e membro di quel Comitato tecnico-scientifico che ha affiancato negli ultimi mesi il ministro della Salute Roberto Speranza. Protagonista nei giorni scorsi, come vi avevamo raccontato, di dichiarazioni che avevano messo in imbarazzo il governo Draghi: “Covid? Il nostro Paese è in lento ma progressivo miglioramento e ha un’incidenza tra le più contenute d’Europa”. Con gli italiani a chiedersi: ma se l’emergenza è ormai quasi alle spalle, perché proprio ora è stato introdotto il Green pass?

Una domanda che si sono posti in parecchi, tanto che Brusaferro è stato tirato per le orecchie e invitato a correggere il tiro. Il presidente dell’Iss è così tornato a parlare della crisi sanitaria con altri toni, spiegando alle pagine de La Stampa come “l’immunità di gregge, intesa come livello di immunizzazione che azzera la circolazione di un virus, non è obiettivo che ci possiamo porre con il SarsCov-2”.

Per Brusaferro, la priorità dev’essere ora quella di “ridurre il più possibile la circolazione e i contagi e contenere al minino ricoveri e morti”, ma di riaperture è bene non parlarne ancora: “Se l’incidenza dei casi continuerà a scendere sarà possibile considerare un allentamento delle restrizioni”. La terza dose per tutti, invece, potrebbe “essere raccomandata”, visto che per uscire dall’emergenza servirà “una massiccia copertura vaccinale della popolazione e garantirne la durata nel tempo”.

Insomma, Brusaferro è tornato immediatamente all’ovile, avvisando gli italiani che il tempo dell’atteso sospiro di sollievo è ancora lontano. Bene, invece, insistere con restrizioni e vaccinazione di massa. Senza dimenticare, di tanto in tanto, qualche anatema contro chi in questi giorni è sceso in piazza per protestare contro un governo che calpesta le libertà degli italiani: “Sono sconcertato. Se il nostro Paese sta riuscendo meglio di tanti altri a contenere la circolazione del virus lo si deve sia ai progressi della campagna vaccinale che alle misure di contenimento adottate, Green Pass compreso”.

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