Più che una coincidenza, cioè i tweet al veleno contro il campione di tennis Novak Djokivic, sembra una gara tra loro due per la vittoria del premio del più antipatico. Perché altrimenti non si spiega questa volontà di continuare ad attirarsi addosso insulti e critiche. Parliamo delle due virostar per eccelenza, Matteo Bassetti e Roberto Burioni. Eccoli di nuovo agli onori della cronaca. Non più per le loro sparate su Covid e vaccini, che di giorno in giorno vengono smontate (e Bassetti è stato persino denunciato all’Ordine dei medici), ma per delle battute infelici su Djoko che ha appena perso la finale di Wimbledon. La vittoria di Carlos Alcaraz a uno dei più prestigiosi tornei di tennis del mondo è dunque ancora al centro delle notizie. Cosa hanno scritto i due? (Continua a leggere dopo la foto)
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Lo spagnolo, che a soli 20 anni ha vinto in cinque set Wimbledon, è finito suo malgrado al centro dei tweet dei due virologi per colpire Djokovic, attaccando il serbo – ancora! – per la sua battaglia contro il vaccino anti Covid. L’atleta è finito prima nel mirino di Matteo Bassetti e poi in quello di Roberto Burioni. “Si può essere bravi, talentuosi, simpatici e vaccinati. Che godere!”, ha scritto l’esperto di malattie infettive strizzando l’occhio ad Alcaraz e rimarcando il fatto che il vincitore sia vaccinato, a differenza di Djoko. Dimenticando, però, tutte le vittorie di Djokovic durante il picco delle vaccinazioni, e dimenticando di citare tutti gli sportivi morti e o costretti al ritiro per danni fisici permanenti dopo l’inoculazione. (Continua a leggere dopo la foto)
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I tweet di Bassetti e Burioni contro Djokovic a Wimbledon
Poi è arrivato anche il commento di Burioni contro Djokovic. Forse dopo aver letto quello di Bassetti, perché non voleva essere da meno. “Uno dei due giocatori in campo a Wimbledon dovrebbe chiedersi perché, pur essendo uno dei più grandi campioni della storia del tennis, ha tutto il tifo contro”, ha scritto il virologo su Twitter. Dicendo, per altro, una cosa non vera (come gli capita spesso). E ancora: “È un tweet ironico, ovviamente la prestazione sportiva non c’entra niente con il vaccino”, ha specificato. Poi, però, ha rilanciato: “Effetti collaterali della vaccinazione: vincere Wimbledon”. Che simpaticone.
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