Una rivoluzione alle porte e che potrebbe essere portata avanti a tempo di record. Al momento, bene chiarirlo, non c’è ancora nulla di ufficiale. Ma che stando alle indiscrezioni pubblicate da Libero Quotidiano potrebbe presto prendere piede per volontà di Matteo Salvini, leader della Lega e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture del governo Meloni. Tanti gli obiettivi che il segretario del Carroccio si sarebbe dato per i prossimi mesi e che porterebbero forti cambiamenti sul fronte autostrade: tutor, un minimo di tre corsie e asfalto drenante per diminuire il rischio di incidenti. Anche il limite di velocità, al momento fermo a 150 chilometri orari, potrebbe essere rivisto, sempre con l’obiettivo di invertire la rotta dopo un altro anno segnato dai tanti morti sulle strade italiane. (Continua a leggere dopo la foto)
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Secondo quanto anticipato da un ingegnere del ministero e riportato da Libero, “le strade seguono norme tecniche di progettazione, la velocità di progetto per le autostrade italiane arriva a un massimo di 140 km/h“. Da qui, dunque, la volontà di intervenire per modificare i limiti, anche perché “il ragionamento del ministero è: queste norme si portano dietro criteri anni ’80, oggi superati dalla tecnologia delle auto. Questo sicuramente è vero”. (Continua a leggere dopo la foto)
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” Da tecnico aggiungo – ha spiegato l’esperto – il 90 per cento degli incidenti dipende dal comportamento umano, naturalmente a 150 all’ora i tempi di reazione davanti a un problema sono diversi”. Non tutte le tratte autostradali potrebbero avere però lo stesso trattamento: il modello da seguire potrebbe infatti essere quello tedesco, che prevede zero limiti in alcune strade e 130 km/h in altre. (Continua a leggere dopo la foto)
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Sul tema è intervenuto anche Roberto Benigni, vicepresidente Anvu (associazione nazionale della polizia locale) spiegando quali potrebbero essere le tempistiche: “La riforma del codice andrà per gradi, come ha anticipato il ministro Salvini. Per la segnaletica dovrebbe essere previsto un decreto ministeriale, forse già ad aprile”. Per eventuali modifiche ai limiti autostradali, invece, bisognerà attendere sicuramente diversi mesi.
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