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Addio reddito di cittadinanza, arriva l’assegno di inclusione: chi ne avrà diritto (e come richiederlo)

Pubblicato il 29/04/2023 10:22 - Aggiornato il 29/04/2023 10:23

Addio reddito di cittadinanza, arriva l’assegno di inclusione. Ma tamti cittadini, per la precisione 213 mila, rischiano di perderlo a partire dal 1 agosto 2023. Queste le conseguenze delle decisioni del governo Meloni, che già in campagna elettorale aveva promesso interventi rapidi e decisi sullo strumento introdotto del M5S, poco gradito al centrodestra. Il 1 maggio è in programma un Consiglio dei ministri varerà, tra le tante cose, un taglio del cuneo fiscale. Con il reddito di cittadinanza destinato a scomparire a partire dal primo gennaio 2024. L’esecutivo vuole però tutelare le famiglie con un minore, un anziano o un disabile a carico, mentre gli adulti tra i 18 e i 59 anni abili al lavoro, single o coppie, dovranno rinunciare almeno in parte al sussidio. Alle persone ritenute avviabili andranno 350 euro al mese per un anno. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come spiegato da Open, l’assegno di inclusione prenderà di fatto il posto del vecchio reddito di cittadinanza. Con una struttura, però, diversa: durerà per 12 mesi rinnovabili dopo uno di pausa, con verifiche ogni 90 giorni della situazione familiare da parte dei Servizi Sociali. La novità è che il governo sembra intenzionato a riportare l’Isee a 9.360 euro, contro i 7.200 ipotizzati in precedenza. La scala di equivalenza sarà più generosa con i disabili, ma avrà un peso nullo per i figli maggiorenni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Per i minori ci sarà la compensazione dell’assegno unico. Lo strumento di attivazione consiste in una indennità di partecipazione pari a 350 euro per la sola durata di corsi di formazione e interesserà anche altre misure di politica attiva, il servizio civile o i lavori socialmente utili. Il miniassegno avrà durata massima di sei mesi. Le richieste si apriranno a settembre 2023 e i corsi di formazione saranno disponibili sulla piattaforma telematica del ministero del Lavoro. (Continua a leggere dopo la foto)

Stando alle anticipazioni, non sarà sufficiente avere il requisito dell’Isee superiore ai 6 mila euro per ottenere l’assegno. Il decreto modificherà anche le norme della Legge di Bilancio, permettendo di mantenere il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre ai teoricamente occupabili già presi in carico dai servizi sociali. L’assegno di inclusione scatterà invece dal primo gennaio 2024. Secondo le stime di Repubblica, 200 mila nuclei familiari rischiano di rimanere senza sussidio dal primo agosto 2023: si tratta della seconda metà di quelli che sono stati presi in carico dai servizi sociali, che potranno però chiedere lo Sda a partire da settembre, dimostrando di aver fatto domanda a tre agenzie del lavoro private.

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