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“Antigelo al posto dell’alcol puro.” Allarme in Italia. Richiamate le bottiglie (contraffatte) di un noto marchio

Pubblicato il 14/12/2023 19:06 - Aggiornato il 14/12/2023 19:58

Non occorre illustrare i pesantissimi, potenzialmente esiziali, rischi per la salute qualora inavvertitamente si ingerisse del liquido antigelo dell’auto. Ecco perché, tra i tanti articoli che abbiamo scritto in passato in merito ai richiami dal commercio di prodotti dannosi per la salute umana, questo è uno dei più importanti: raccomandiamo la massima attenzione. Il Ministero della Salute ha emesso un avviso di sicurezza riguardante bottiglie di alcol puro contraffatte. In esse, oltre all’etanolo, nelle bottiglie contraffatte è stato rinvenuto del glicole etilenico, sostanza usata come antigelo per veicoli e nei fluidi refrigeranti impiegati nei sistemi di raffreddamento industriali. (Continua a leggere dopo la foto)
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antigelo al posto alcol puro

A cosa prestare attenzione

Stiamo parlando delle bottiglie da 1 litro, facilmente reperibili in ogni supermercato, con l’etichetta “96° Alcool dal 1960-Fiume” e il contrassegno di Stato per prodotti alcolici: entrambi contraffatti. Peraltro, in questo periodo natalizio, e ciò ci restituisce la gravità del fatto, l’alcol puro è adoperato nella preparazione di dolci o liquori artigianali, si pensi al classico Limoncello con cui in molti concludono il pasto. La scoperta risale ai giorni scorsi, allorché i carabinieri dei Nas di Lecce, hanno sequestrato a venditori ambulanti, e anche in diversi esercizi commerciali, decine di bottiglie contraffatte di alcol “Fiume”: dai successivi accertamenti analitici è emerso come contenessero anche la sostanza tossica. L’etichetta dell’azienda Licor Srl di Putignano, situata nella provincia di Bari e titolare del marchio Fiume, è stata riprodotta fedelmente, mentre i sigilli di autenticità dello Stato sono stati replicati “in modo grossolano su carta comune non filigranata, con due varianti di colore, una rosa e l’altra tortora”, come è stato comunicato da chi sta indagando, ovvero gli stessi NAS di Lecce e l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari. Un particolare, quello dei sigilli di autenticità , che non è sfuggito affatto agli investigatori. Le ipotesi di reato sono il commercio di sostanze alimentari nocive e la contraffazione. (Continua a leggere dopo la foto)
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Glicole etilenico, dove lo troviamo

Il glicole etilenico, rinvenuto nelle bottiglie contraffatte, è una sostanza che, combinata con l’acido tereftalico, consente ottenere la materia plastica più diffusa, il polietilentereftalato o PET, usato ad esempio per le bottiglie delle bibite. Ma il glicole etilenico è utilizzato pure come liquido anticongelante, ad esempio nei circuiti di raffreddamento degli autoveicoli. Infine, apprendiamo dal portale Fanpage, viene anche usato, addirittura, nella fabbricazione di esplosivi.

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