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“Se non sei fragile meglio il covid del richiamo”. Crisanti disintegra la quarta dose

Pubblicato il 22/03/2022 18:40

Il microbiologo è sempre stato uno dei volti principali tra le virostar onnipresenti nei salotti televisivi. Mentre alcuni “falchi del covid” continuano a martellare sempre sulle stesse, trite e ritrite posizioni, ecco che altri invece compiono delle clamorose retromarce, non risparmiando aspre critiche contro le misure restrittive finora adottate.
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Crisanti si ravvede

E’ questo il caso di Andrea Crisanti, il famoso microbiologo che ben abbiamo imparato a conoscere negli ultimi due anni. Intervistato da La Stampa il professore dichiara: «è inutile pensare a nuove misure restrittive, non servono assolutamente a nulla, come peraltro dimostrato anche nei mesi scorsi». Crisanti tira il freno a mano sulla possibilità di introdurre ulteriori restrizioni contro Omicron 2, la variante del momento. «La verità è che dobbiamo metterci il cuore in pace: prima o poi ci contageremo quasi tutti. Ma basta non appartenere alla categoria dei fragili e il problema si risolve», spiega l’esperto.
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Meglio il covid della quarta dose (se non sei fragile)

Crisanti si è poi spinto addirittura oltre, dicendosi contrario anche alla quarta dose di vaccino: «È del tutto inutile. È necessaria solo per le persone fragili», riferendosi soprattutto ad anziani, immunodepressi, autoimmuni e pazienti oncologici. Il microbiologo, inoltre, ha anche aggiunto che «paradossalmente è meglio prendersi il Covid che fare la quarta dose», spiegando poi che le restrizioni non servono più a nulla dato che non siamo più nella prima fase della pandemia: «All’inizio, con la variante Wuhan e senza la campagna di vaccinazione, ero più che favorevole a un rigido regime restrittivo, ma adesso il contesto è cambiato e dobbiamo prenderne atto».
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Crisanti contro tutti

Il microbiologo ne ha per tutti, andando perfino contro la mascherina al chiuso, il cui obbligo decade comunque a partire dal primo maggio: “Per funzionare non bisognerebbe togliersela mai. E invece in molte circostanze, come al bar o al ristorante, bisogna comunque levarsela e quindi l’obbligatorietà è inutile”. Al contrario di quanto sostenuto qualche giorno fa dal superconsulente di Speranza, Walter Ricciardi, la mascherina al chiuso risulta essere, quindi, del tutto inutile secondo Crisanti, che come un fiume in piena prosegue parlando di altre soluzioni per tutelare i fragili da Omicron 2: «Dobbiamo consentire a chi è in età di lavoro di poter fare lo smart working da casa in modo da evitare il più possibile i contatti a rischio. Inoltre penso a dei bonus da offrire alle persone fragili seguite dalle badanti per consentire a queste ultime di fare spesso il tampone per scongiurare il pericolo di infettare i propri assistiti».
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Come spesso abbiamo visto negli ultimi due anni, le posizioni degli esperti risultano essere molto diverse tra loro. Si passa da un estremo all’altro, a seconda degli interessi personali e dell’uso della logica e del buonsenso. In qualche occasione, tra una canzoncina ed un invito a vaccinarsi, Crisanti ha dato prova di usare la logica. Ci si augura che possa usufruirne sempre di più, e con lui anche tutti gli altri suoi colleghi.

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