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Vaccinato con doppia dose, muore di Covid il professor Reitani, ex assessore a Udine

Pubblicato il 02/11/2021 08:04 - Aggiornato il 07/12/2022 18:38

Continuano a registrarsi vittime tra i vaccinati. È morto infatti all’età di 62 anni il professore e critico letterario Luigi Reitani, ex Assessore alla Cultura ad Udine dal 2008 al 2013. Ordinario di letteratura tedesca all’Università di Udine, era considerato uno dei maggiori esperti del poeta tedesco Friedrich Hölderlin. Reitani è deceduto nella notte tra il 30 e il 31 ottobre in un ospedale a Berlino, dove era stato ricoverato a causa del Covid nonostante fosse vaccinato. (Continua a leggere dopo la foto)

Nato a Foggia, dopo la laurea all’Università di Bari Reitani prosegue la sua formazione a Vienna ed in seguito nell’Università friulana. Per il contributo dato alla diffusione della cultura austriaca in Italia nel 2010 era stato insignito dell’Ordine al merito della Repubblica austriaca. Dal 2015 al 2019 era stato anche direttore dell’Istituto italiano di Cultura di Berlino. (Continua a leggere dopo la foto)

I numeri su vittime e ricoveri tra i vaccinati crescono di giorno in giorno, soprattutto tra il personale sanitario. Come riporta Il Tempo, “i medici e gli infermieri infettati dal Covid nell’ultima settimana sono 522, in aumento rispetto alla settimana precedente, quando erano stati 386 (136 in più). A rilevarlo è l’Istituto superiore di sanità nel suo ultimo report appena pubblicato”. La beffa? Anche per medici e infermieri vige l’obbligo vaccinale contro il Covid, pena la sospensione dal servizio, ma vengono continuamente infettati dal virus. (Continua a leggere dopo la foto)

Ha senso dunque continuare a mantenere il Green pass se anche i vaccinati si ricontagiano e, purtroppo, muoiono? Sempre l’Iss, infatti, scrive: “Sono in aumento l’incidenza in tutte le fasce di età, sebbene si osservino valori più elevati dell’incidenza nella popolazione 0-19 anni. In leggero aumento l’età mediana dei soggetti che hanno contratto l’infezione da virus SARS-CoV-2 negli ultimi 14 giorni (42 anni, rispetto a 41 anni delle due settimane precedenti)”. Inolte, “l’incidenza settimanale a livello nazionale è di 41 casi per 100.000 abitanti, rispetto a 29 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente”.

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