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“Da sempre un cittadino onesto, ma non ho ancora ricevuto nulla. Lo Stato mi costringe a lavorare abusivamente”

Pubblicato il 11/12/2020 12:19

Inizia con questa e-mail la storia che ci racconta PT (manteniamo l’anonimato come richiesto dal mittente, qualora qualcuno ne avesse bisogno, abbiamo le referenze).

“Ciao Gianluigi, ti ho inviato la mail che ho scritto per sollecitare per la terza volta l’inizio di una attività nuova, visto che non posso ricevere nessun aiuto, ho cercato di mettermi in regola aprendo una partita iva. Seguendo tutte le indicazioni dal sito delle ufficio delle entrate, ho compilato e spedito i moduli richiesti ma a distanza di più di un mese non ho ancora ricevuto nulla, ho sollecitato via mail senza avere risposta alcuna. Non avendo più fiducia di nessuno e credendo in ciò che stai portando avanti, ho pensato di scriverti, non per avere un aiuto ma per dimostrare al popolo italiano in quale sistema viviamo, pertanto mi sono rivolto a te perché ritengo che in questo momento storico tu sia l’unico a non avere paura del sistema, credo sia arrivato il momento di fare una rivoluzione mediatica per svegliare tutti. Non so se arriverai a leggerla, io me lo auguro ma voglio avere fiducia. Augurandoti buon lavoro ti ringrazio anticipatamente.”

Di seguito riportiamo la e-mail con cui più volte PT ha cercato di denunciare la sua situazione:

“Buongiorno, da ormai più di un mese ho inviato moduli per avere l’inizio attività, non ho mai avuto risposta, quindi neanche l’attribuzione del numero partita iva, dunque a questo punto ritengo che io non possa più aspettare per poter iniziare a produrre servizi per riuscire a mantenermi con un minimo di entrate. Mi mettete nelle condizioni di lavorare abusivamente e tanto arriverò a fare. Arriverete un giorno a sanzionarmi, poco importerà perché oramai non possiedo più nulla, nonostante la mia situazione di cittadino disperato, che non ha mai preteso dallo stato nulla, né un sussidio né un reddito di cittadinanza, mai una cassa integrazione, insomma nulla, ritengo dunque di procedere con i miei progetti. Ho sempre cercato di essere un cittadino onesto rispettoso delle regole, ma voi siete i primi a non rispettarle, quindi io oggi inizio la mia rivoluzione contro un sistema marcio, aspetterò che mi verrete a sanzionare a mettermi le manette, ma io oggi inizio il mio lavoro cercando di portarmi a casa da mangiare, per me e per i miei due figli. Ho una dignità e nessuno, neanche voi me la porterete via, questa mail sarà prossimamente visibile a tutti perché la divulgherò in tutte le piattaforme e alle testate giornalistiche che non hanno paura del sistema. Ricordo che se avessi avuto quei soldi che i commercialisti chiedono per avviarti le pratiche oggi sarei già sistemato, ma purtroppo io non ne ho le possibilità, quindi un sistema che ti obbliga a dovere appoggiarti ad un professionista per poter iniziare a lavorare è un sistema malato non funzionante. Tuttavia ricordo che l’articolo 1 della costituzione da diritto ad ogni cittadino di lavorare, io aggiungo onestamente, ma voi siete i primi a impedircelo. Quindi mi ritengo autorizzato dall’articolo sopra citato per avviare il mio lavoro”.