La curatela fallimentare di Ventures Production (ex Embraco) ha comunicato l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 398 lavoratori su 406 dello stabilimento di Riva di Chieri. TorinoToday ha raccolto le parole dei lavoratori ex Embraco presenti alla manifestazione: “È da 33 anni che lavoro lì e adesso siamo alla fine – racconta Franco – Non crediamo più a nessuno e siamo dentro la povertà. Noi all’Italcomp ci abbiamo creduto, ma è stato un buco nell’acqua. Dopo l’annuncio della sottosegretaria non è successo più nulla. È stato solo silenzio. Noi siamo arrivati alla fine. Siamo 400 famiglie a 600 euro al mese di cassa, stiamo andando a prendere i pacchi alla Caritas”. (Continua a leggere dopo la foto)
I dipendenti usufruiranno ora della cassa integrazione straordinaria a zero ore fino al 21 luglio, se entro quel giorno non verrà trovata una soluzione, cioè l’avvio di Italcomp, saranno di fatto senza lavoro ed entreranno in Naspi per 24 mesi. Come spiega il Corriere, “da oggi cominciano i 75 giorni di trattativa tra curatore e le parti sociali per trovare una soluzione, proprio come avvenne nel gennaio 2018 quando Embraco (allora controllata da Whirlpool) licenziò gli allora 537 addetti. Certo è che i tempi, così repentini, e durante la trattativa di salvataggio hanno fatto storcere il naso a molti”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Tra l’altro nella comunicazione del Tribunale, il curatore nei motivi di eccedenza del personale che hanno spinto al licenziamento cita, testuale, “non vi sono a oggi concrete prospettive di salvaguardia, anche parziale, dei livelli occupazionali”. La Uilm di Torino va in pressing: “Un’altra doccia fredda per i lavoratori – commenta Vito Benevento – oltre a non esserci il governo abbiamo un’altra spada di Damocle sulla testa, speriamo si crei presto l’esecutivo e ci si metta al lavoro per costituire la nuova società”. (Continua a leggere dopo la foto)
C’è anche chi dentro lo stabilimento di Riva di Chieri ha costruito la sua famiglia. “Ci siamo conosciuti là e da tanti anni lavoriamo insieme in quella fabbrica. Abbiamo due figlie di 11 anni e 16 e adesso siamo senza lavoro”, raccontano un uomo e una donna che si sono conosciuti all’ex Embraco 24 anni fa e che da 20 sono sposati. “La situazione è tragica. Le speranze cominciano a mancare. Noi prendiamo la cassa, ma non è mai puntuale. Andiamo avanti con un mese e mezzo di ritardo. Non ci pagano nemmeno puntuali la cassa”.
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