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Vienna: “Attentatore simpatizzante dell’Isis”. Ecco chi è l’uomo che ha compiuto la strage

Pubblicato il 03/11/2020 08:08 - Aggiornato il 03/11/2020 08:09

Pochi giorni fa le decapitazioni in Francia. L’ultima, nella cattedrale di Nizza. Ieri notte, 2 ottobre, il terrore è invece piombato nel cuore di Vienna, e dell’Europa. Un commando terroristico ha infatti preso di mira passanti e avventori dei locali nel centro di Vienna, non lontano da una sinagoga. Era l’ultima serata “libera” prima delle nuove restrizioni per il Covid. Gli assalitori hanno sparato sulla folla con dei fucili. Il sindaco di Vienna ha parlato di 17 feriti, tra cui sei gravi. Un terrorista armato con un fucile d’assalto è stato ucciso dalle forze speciali. Altre due persone sono morte. Ma chi è l’attentatore?

“Aveva una cintura esplosiva”, ha riferito la tv austriaca Orf, mentre il cancelliere Kurz lancia l’allarme: “Diversi attentatori ben armati sono ancora in fuga”. Il ministro dell’Interno austriaco, Karl Nehammer ha nuovamente invitato questa mattina i viennesi a rimanere a casa ed evitare il centro città e ha annunciato che oggi le scuole a resteranno chiuse. “L’attentatore ucciso”, ha aggiunto il ministro, “era austriaco e simpatizzante dell’Isis. Era pesantemente armato, ma la cintura esplosiva che indossava era finta”.

Secondo il capo della polizia di Vienna, il terrorista è stato “neutralizzato” alle 20,09. L’abitazione dell’uomo è stata già perquisita, anche se la sua identità non è stata ancora resa nota. I primi spari sono stati esplosi verso le 20 nei pressi della principale sinagoga della città. Poi il commando terrorista, composto da almeno quattro attentatori, avrebbe iniziato a fuggire sparando in sei punti diversi della città.

Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, che ha parlato in diretta alla nazione, ha detto: “Restate a casa”, mentre è sceso in strada anche l’esercito. I soldati stanno presidiando i luoghi sensibili della città. Gli assalitori hanno sparato a caso alle persone che si trovavano nel giardino di un bar. Lo ha raccontato al Kurier il rabbino Schlomo Hofmeister, che vive in un appartamento che si trova direttamente sopra la sinagoga della città.

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