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Ultim’ora. Israele fa retromarcia sulla quarta dose: il perché dello stop alle nuove vaccinazioni

Pubblicato il 24/12/2021 12:17 - Aggiornato il 24/12/2021 12:37

Niente quarta dose, nonostante gli annunci già fatti nelle scorse settimane. Israele ha deciso di tirare il freno e non dare il via a un nuovo giro di somministrazioni contro il coronavirus, inizialmente messo in conto per i prossimi giorni. A comunicarlo è stato il ministero della Sanità, che aveva fissato l’avvio della campagna di inoculazione per domenica 26 dicembre, nel pieno delle festività natalizie. Alla fine, però, è scattato il dietrofront.

La quarta dose, stando ai piani del governo, avrebbe dovuto riguardare le persone con oltre 60 anni di età o considerate “a rischio” in quanto già alle prese con patologie gravi. Secondo l’emittente Channel 13, nel corso di una riunione andata in scena nelle scorse ore il direttore generale del ministero Nachman Ash non ha approvato la campagna. Decisivi sarebbero stati i dati provenienti dalla Gran Bretagna.


I numeri fatti registrare in queste ore nel Regno Unito, infatti, sembrano confermare come la tanto temuta variante Omicron sia sì più facilmente trasmissibile rispetto alla precedente Delta, ma anche meno pericolosa. Israele sarebbe stato il primo Paese al mondo a iniziare la somministrazione di una quarta dose di vaccino anti Covid.

Come riportato dall’Ansa, l’emittente pubblica Kan ha annunciato che il governo prenderà una decisione definitiva sull’avvio o meno della campagna entro la metà della prossima settimana. Il primo ministro Naftali Bennett vuole iniziare a somministrare i booster aggiuntivi il prima possibile, ma i pareri degli esperti in merito restano contrastanti.

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