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Ora lo dice anche Il Sole 24 Ore: “I 5mila euro tedeschi subito. I 600 nostri chissà quando”

Pubblicato il 10/04/2020 12:19

Siamo stai tra i primi a denunciare (a malincuore visto che si tratta di dare un merito al governo Merkel) la differenza tra le politiche messe in campo dall’Italia e quelle varate dalla Germania. Là, i tedeschi hanno avuto 5000 euro subito per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Qua, gli italiani hanno avuto intanto la promessa di 600 euro (che già sono pochi confronto ai 5000 loro), ma non sanno quando gli arriveranno. Una bella differenza no? Dopo aver urlato questo scandalo ai quattro venti sono piovute accuse. Ci hanno detto di diffondere bufale e fake news. Ma oggi è Il Sole 24 Ore a confermare questa versione. Non il primo dei giornali sovranisti o bufalari, quindi.

Carlo Carboni racconta: “Jadi, mia figlia, vive a Berlino da 14 anni, ballerina e coreografa. Mi ha scritto: ‘Grazie papà, ma non credo di aver bisogno del tuo aiuto. Ieri (venerdì 3 aprile) al risveglio ho controllato il mio conto corrente e il governo mi ha versato 5.000 euro una tantum. Li avevo chiesti lunedì scorso on line’. Poco prima avevo parlato con altri due figli che vivono e lavorano in Italia. Ruben, ingegnere free lance nell’ambito economia sostenibile, e Vladi, musicista jazz: entrambi lamentavano le incertezze burocratiche per ricevere i famosi 600 euro”.

Commenta Carboni sul Sole 24 Ore: “È abbastanza banale comprendere perché i tedeschi ci amano, ma non vogliono con-fondersi con noi: hanno una classe politica che li protegge e sostiene nelle avversità. Si dirà che i tedeschi hanno più legna da ardere, ma non mi risulta che la sproporzione tra Germania e Italia sia 8 volte. La verità è che la società italiana è più accessoria e subordinata al mercato di quella tedesca perché penalizzata da un’azione istituzionale di gran lunga meno efficace ed efficiente. Non sono solo i 5.000 euro contro i 600 a farmelo pensare, ma anche la mentalità organizzativa dei politici e della burocrazia tedeschi che non solo permette l’erogazione del denaro per via breve sul conto corrente del richiedente, ma soprattutto non ha ceduto su beni comuni come la sanità”.

E ancora: “Al manifestarsi del pericolo Covid, come nel 2008, la nostra classe politico-istituzionale ha dimostrato una straordinaria incompetenza a comprendere il pericolo, una colpevole inadeguatezza organizzativa nel contrastarlo e nel proteggere famiglie e cittadini. Conosco molte persone che lavorano saltuariamente nel turismo e, soprattutto, donne separate con figli a carico, alle quali non arriverà il becco di un quattrino d’aiuto. O forse qualche briciola”. L’articolo del Sole 24 Ore conclude: “La nostra società non è solo accessoria al mercato, come del resto quella tedesca, ma vive anche dei propri vizi, delle mille astuzie e scorciatoie dei furbetti di turno, riconfermate anche ai tempi del coronavirus”.

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