Sei banche sono finite nel mirino della Bce. Per la prima volta infatti, come spiegato da Milano Finanza, la Banca Centrale Europea ha definito dei requisiti specifici relativi ad alcuni istituti, nello specifico Bnp Parisbans, Deutsche Bank, Société Générale, Kbc Group e Barclays Bank Ireland. Per tutte queste banche è stato imposto, negli esami, un leverage ratio superiore dello 0,1% rispetto al 3% solitamente richiesto agli istituti europei. Le banche sistemiche dovranno inoltre rispettare dei parametri ulteriori sulla leva, previsti dalla disciplina internazionale. (Continua a leggere dopo la foto)
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I gruppi al momento hanno comunque valori superiori rispetto a quelli richiesti. La vigilanza, guidata da Andrea Ernia, ha però dimostrato un’attenzione crescente: “Stiamo esaminando casi particolari che potrebbero causare una leva finanziaria eccessiva, come per esempio avviene con le banche con posizioni ampie in derivati”. (Continua a leggere dopo la foto)
Come spiegato da Ernia, ulteriore elemento è rappresentato da “un’eccessiva variabilità attorno ai giorni di reporting, che potrebbe essere la spia di un comportamento di window dressing da parte delle banche”. In sostanza, gli istituti di credito avrebbero ridotto l’esposizione prima delle date del reporting, per poi aumentarla dopo la scadenza. (Continua a leggere dopo la foto)
La Bce ha anche imposto add-on per otto bance sul leveraged finance, ovvero finanziamenti a imprese molto indebitate. Inoltre, tre istituti hanno ricevuto richieste specifiche in materia di liquidità: la vigilanza ha indicato periodi di sopravvivenza minimi e una riserva specifica per la valuta.
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