x

x

Vai al contenuto

I dossier pro-Mes che invitano l’Italia ad aderire? Li scrive chi lavora proprio al Mes!

Pubblicato il 09/06/2020 13:48

Certi amori non finiscono mai, pronti a tornare dopo aver fatto larghissimi giri. E così certa classe politica italiana si ritrova infatuata ancora una volta, dopo mesi di smentite e allontanamenti, di quel Mes verso il quale ora guardano di nuovo tutti o quasi, da Berlusconi a Renzi passando per il Pd e una parte di Movimento Cinque Stelle che si è già arresa senza combattere. Una fazione che si ingigantisce settimana dopo settimana, brandendo proiezioni e pareri degli esperti come armi di seduzione di massa. Lasciando ai cittadini italiani, comprensibilmente un po’ confusi, un interrogativo non banale: perché di colpo tutti vogliono farci aderire al Fondo Salva-Stati?

I dossier pro-Mes che invitano l'Italia ad aderire? Li scrive chi lavora proprio al Mes!

Anche l’ultimo rapporto dell’associazione M&M e della fondazione Cerm sono concordi: il Mes è un’occasione da non sprecare, quei soldi servono e vanno presi senza titubare oltre. Per ricostruire la sanità, innanzitutto, a partire dall’ottimizzazione di strutture ospedaliere troppo vecchie che deve procedere di pari passo con la chiusura di quelle più piccole. E poi il miglioramento delle dotazioni tecnologiche per il personale, una rete di assistenza domiciliare potenziata, i costi standard ai quali far fronte. Per tutto questo, insomma, la soluzione non può che essere il Mes, una conclusione sulla quale entrambe le analisi sono più che concordi.

I dossier pro-Mes che invitano l'Italia ad aderire? Li scrive chi lavora proprio al Mes!

Come fa notare La Verità, però, qualche dubbio viene analizzando le firme dietro la stesura dei dossier. Presidente dell’associazione M&M è per esempio Fabrizio Pagani, ex consigliere dei governi Letta, Renzi e Gentiloni. Non certo una figura lontana dalle politiche che Bruxelles cerca di imporre da tempo al Bel Paese. O come Cosimo Pacciani, banchiere con prestigiosi incarichi alle spalle alla Royal Bank of Scotland e a Mps, nonché per tre anni Chief risk officer del Mes stesso. Anche lui è, guarda caso, tra gli estensori del report. Come dire: è il Mes stesso a invitarci a utilizzare i suoi soldi, dicendoci anche come spenderli.

E ancora: Carlo Altomonte, già consulente di Sanofi, Gioia Ghezzi, sotto Renzi alla guida di Ferrovie e ora passata ad Atm, e Roberto Sambuco, che tra i vari incarichi ricoperti è stato anche capo dipartimento per le Comunicazioni del Mise nei governi Berlusconi, Monti e Letta. Tutti personaggi vicini, insomma, a quelle forze politiche che del Mes sono da sempre accanite sostenitrici e che ora a suon di dossier e analisi cercano di convincere l’opinione pubblica della bontà del ricorso al Salva-Stati. Ultimo ostacolo sulla loro strada, quel Movimento Cinque Stelle che almeno per una parte dei suoi esponenti continua a non volersi arrendere. Qualche altra settimana di bombardamento mediatico, però, è tutto sarà più semplice.

Ti potrebbe interessare anche: https://www.ilparagone.it/attualita/la-prima-settimana-del-dl-liquidita-e-stata-un-disastro/