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Più soldi hai, meno paghi: ecco il Fisco italiano che piace ai ricchi e ammazza i poveri

Pubblicato il 27/08/2020 12:33

Gli italiani poveri li lasciamo morire di fame, i ricchi stranieri, però, ce li teniamo stretti. Da circa tre anni, infatti, l’Italia – o meglio, il Fisco italiano – è meta ambita di facoltosi stranieri. Stando ai dati, sono ben 421 i Paperoni provenienti dall’estero che hanno fatto domanda al Fisco per poter usufruire dell’imposta forfettaria, varata dal governo italiano nel 2017, che consente di approfittare del regime agevolato in grado di ridurre fortemente le tasse. Fin quasi, per alcune tipologie, praticamente ad azzerarle. Spiega Michele Di Branco nel suo pezzo pubblicato su Il Messaggero: “L’offerta dell’Agenzia delle Entrate è succulenta: chi prende la residenza fiscale in Italia viene sottoposto alle aliquote Irpef ordinarie, ma sui redditi che si continuano a produrre fuori dai nostri confini l’erario chiede una bazzecola. Vale a dire 100 mila euro di imposta sostitutiva rigida, a prescindere dagli introiti maturati. Che ammontino a milioni di euro o meno”.

Praticamente il sogno di ogni miliardario. Più soldi hai, meno paghi. Poi però il governo bastona il povero commerciante che magari non batte uno scontrino da 2 euro o qualche neolaureato che fa le ripetizioni a 10 euro l’ora per provare a mantenersi. “Nell’elenco top secret dei fortunati neo-contribuenti figurano ovviamente grandi imprenditori, uomini e donne dello star system e anche semplici super pensionati pronti a godersi la terza età dalle nostre parti. E, numeri alla mano, sono soprattutto britannici e francesi (il 40% del totale complessivo) ad optare per il buen retiro italiano. Gradito anche da svizzeri, russi, statunitensi e brasiliani”.

La domanda è: perché l’Italia è così benevola verso questi Paperoni? La risposta è semplice. Spiega Di Branco: “L’obiettivo della norma è attirare soggetti residenti all’estero con grandi patrimoni nella fondata convinzione che questi individui compreranno poi immobili, attività e spenderanno molti soldi dentro i confini italiani, contribuendo così a far girare l’economia. Un modo per far concorrenza a piazze come Londra o il Portogallo, che da anni richiamano i super-ricchi da tutto il mondo”.

Ma come funziona la tassa scontata per attirare le fortune straniere? “Il regime prevede il versamento di un’imposta forfettaria di 100mila euro all’anno. Una cifra sostitutiva dell’Irpef sui redditi prodotti all’estero con cui chi decide di aderire al sistema agevolato si mette a posto con il fisco tricolore, a cui non dovrà più un centesimo. Restano invece tassati come per tutti gli altri cittadini residenti nella Penisola i guadagni realizzati in Italia, su cui continuerà ad applicarsi la tassazione ordinaria e quindi l’aliquota marginale più alta”.

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